Pallavolo femminile: dopo 50 anni, le protagoniste della promozione in serie A, si ritrovano in una conviviale

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Gli anni a cavallo tra fine 1960 ed inizio 1970 sono stati forieri di una serie di successi che hanno fatto la storia e hanno portato all’attenzione della pallavolo nazionale Città di Castello con la sua Fisa Tifernum prima e Famosa poi. Infatti nel 1972, in una poule svoltasi a Perugia alla palestra Pellini, si scontrarono le prime tre dei gironi di serie B per salire, con solo la prima classificata, in serie A con la partecipazione al campionato nazionale di sole 12 squadre.

A mezzo secolo di quell’evento per una iniziativa partita da una delle giocatrici dell’epoca Daniela Gualdani e subito affiancata dalla storica capitana Paola Giombini e Rossella Cestini ed è nata una importante reunion che ha visto una grande ed importante partecipazione di ex compagne di gioco provenienti adesso da tutta Italia benchè all’epoca erano tutte giocatrici residenti in città o al massimo in vallata. Con tanto di sigillo dell’amministrazione comunale che ha ricevuto ufficialmente tutti i protagonisti dell’epoca nella sede comunale con il saluto del sindaco Luca Secondi e dell’assessore allo sport Riccardo Carletti.

Una avventura sportiva nata nei prismi anni 60 per volontà dell’azione cattolica che promuoveva anche le attività sportive attraverso la Fari (federazione attività ricreative italiane) che vedeva referenti Giovanna Gamberi e Marcella Monicchi. Erano tempi pioneristici e Città di castello non aveva un palasport , solo palestre scolastiche poche e non idonee tanto è vero che si giocava e ci si allenava un campo di gioco all’aperto che erano all’interno delle opere pie Muzi-Betti, oppure al campo all’aperto dell’Ipsia e nel cortile di Santa Cecilia, dove vennero addirittura organizzate delle gare di livello internazionale. Eppure si sviluppò un grande movimento che portò all’interesse nazionale giocatrici come Antonia (Antonella) Castellucci che vestì la maglia della nazionale Juniores e nel 1969 per bissarlo poi nel 1971 la nuova Fisa-Tifernum si fregiò del titolo italiano Juniores .

Di più nel 1969 la Fisa-Tifernum vinse la prima edizione dei giochi della gioventù e si aggiudicò nei campo del foro italico della Medaglia d’oro, nessuna squadra umbra mai arrivò ad ottenere questo alloro, con grande festa finale nella piazza del Campidoglio. Nel 1972 l’apoteosi e la conquista della promozione in serie A dopo un poule con le altre prime classificate degli altri due gironi nazionali di serie B con le finali che si disputarono al pala Pellini di Perugia con questa squadra Paola Giombini, le sorelle gemelle Daniela e Patrizia Gualdani, Rossella Cestini, Anna Migliorati, Anna Calagreti, Gabriella Carletti, Anna Maria Meattini, Maria Montagnini, Franca Raspini, Daniela Pazzaglia, Emanuela Tacchini.

Allenatore Fausto Polidori. Tutto ciò è stato possibile in quegli anni in quanto un imprenditore all’avanguardia come il commendator Mario Biagioni con la sua Fisa cartotecnica fu il primo sponsor e dette il via a questa esperienza del campionato di serie A a 12 squadre e vide come primo allenatore Fausto Polidori e successivamente Luigi Bertini che vedeva quale sponsor subentrare la Famosa Mobili. Furono anni memorabili che però ebbero il loro epilogo negativo nel 1976 allorchè il gruppo storico si sciolse e nel decretò la fine di quel sogno.

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