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“Rimodulazione del tempo scuola La Tina e Rignaldello. Facciamo chiarezza”. A chiederlo sono i docenti delle primarie

La Scuola, agenzia formativa ed educativa, è chiamata a rispondere alle esigenze di alcuni genitori o ai bisogni di ciascun bambino? Questa domanda ci sembra fondamentale per poter affrontare la spinosa questione che è stata dibattuta in varie, e non sempre opportune sedi, riguardante la rimodulazione oraria dei plessi scolastici di La Tina e di Rignaldello. Sono state diffuse informazioni parziali e spesso non corrette circa le motivazioni che hanno portato i docenti dei due Circoli didattici ad accogliere e condividere la proposta di rimodulazione del modello orario dei plessi sopra citati. Tutto ciò ha contribuito ad alimentare confusione e disorientamento in tutta la cittadinanza, nonché a generare una sfiducia nei confronti della Scuola e dei professionisti
dell’apprendimento che la guidano e la praticano.


“Meglio rinunciare al potenziamento degli insegnamenti che al sabato”; questa è solo una delle affermazioni che nei mesi scorsi abbiamo ascoltato da alcuni genitori, oltre a quelle relative alla nostra “dubbia” professionalità per cui la scelta della
settimana corta sarebbe scaturita non da motivazione pedagogico-didattiche ma “per aver più giorni di ferie durante il periodo estivo” (come affermato durante il Consiglio Comunale del 16 Gennaio 2023). “Perché cambiare qualcosa che va già bene?” Questa domanda posta da un consigliere comunale appare piuttosto obsoleta e retorica in quanto la Scuola, per sua natura, è chiamata continuamente a modificarsi per rispondere in modo sempre più aderente alla complessità della realtà in continuo mutamento ed, inoltre, ci chiediamo, con quali criteri il consigliere asserisce che andava tutto bene? Forse sarebbe stato opportuno, prima di esprimere la propria opinione, approfondire la questione!

Altra affermazione che ci sorprende è quella relativa alla mancata comunicazione della modifica oraria di mensa e di trasporti; ci fa riflettere che membri del Consiglio Comunale non sappiano che tali questioni si stabiliscono nel mese di Settembre, in
base ai cambiamenti che si rendano necessari ogni anno scolastico nelle nostre scuole! Durante lo stesso Consiglio Comunale, la Scuola è stata accusata di mancanza di rispetto nei confronti delle famiglie in quanto non sarebbero state coinvolte nelle
decisioni assunte. In realtà la Scuola si è confrontata in molte occasioni con le famiglie degli alunni, per ben tre mesi, argomentando nel dettaglio le ragioni della proposta avanzata dai docenti di rimodulazione oraria, prima di deliberare e pertanto rendere operativa la proposta, dall’anno scolastico 2023/2024, in seno al Collegio dei Docenti e al Consiglio di Circolo.

A nostro parere, al contrario, la professionalità del corpo docente è stata pesantemente offesa da alcuni genitori dei nostri alunni e dall’intero Consiglio Comunale, cha ha voluto lasciar intendere che la decisione di rimodulazione del tempo orario dei plessi di La Tina e di Rignaldello non sia stata supportata da serie motivazioni pedagogiche e da un confronto con l’utenza, ma solo da dispotiche decisioni assunte senza una solida logica di fondo. Chiunque si è sentito in diritto di esprimere il proprio parere richiamando addirittura i principi costituzionali e scomodando illustri pedagogisti come Pestalozzi, Corradini, Bruner …ma, chiaramente, senza essersi realmente informato sulle motivazioni didattiche e organizzative che, dopo lunga ed accurata analisi e condivisione con i soggetti interessati, hanno guidato la scelte in oggetto, con l’unico scopo di dare risposta ai bisogni formativi di ciascun alunno e di garantire un’offerta formativa di qualità.

Dobbiamo constatare anche la scarsa fiducia nei confronti della nostra professionalità da parte dei membri del Consiglio Comunale, che non si sono lasciati sfuggire una lauta opportunità di sfruttare una questione didattico-educativa, di
competenza della Scuola, per raccogliere facili consensi politici, favorendo in questo modo un atteggiamento di squalifica dell’Istituzione Scolastica, sminuendone il ruolo sociale e chi vi opera e non rispettando le decisioni assunte dai due organi collegiali, che sono gli unici organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche. Gli interventi durante il Consiglio Comunale hanno, infine, evidenziato una scarsa conoscenza della questione e fatto emergere come le diverse opinioni si siano basate su articoli di giornale e valutazioni di parte.

Risulta alquanto singolare presentare una mozione in sede di Consiglio Comunale, discuterla, procedere alla votazione, senza mai aver ascoltato le istanze e le ragioni dell’Istituzione Scolastica,
oggetto di discussione. Si precisa, inoltre, che la Scuola si è sempre dimostrata attenta alla richiesta dei genitori dichiarando loro di garantire l’apertura dei locali scolastici il sabato, al fine di venire incontro alle famiglie che ne abbiano una reale necessità, le quali con il supporto dell’Amministrazione Comunale e la varie Associazioni culturali e/o sportive presenti nel territorio, possono organizzare un servizio che preveda attività extra-scolastiche; lo stesso vale, per il plesso di La Tina, per i tre giorni che
rimarrebbero sprovvisti del tempo mensa e dopo mensa. Il passaggio dai sei ai cinque giorni della settimana scolastica consente, nella valutazione del Collegio dei Docenti, di migliorare la distribuzione dell’impegno e del recupero psicofisico degli alunni, di ottimizzare la presenza dei Docenti e del Personale ATA, di articolare in modo più funzionale la didattica delle diverse discipline diminuendone la dispersione, l’aumento dell’efficacia dell’azione educativa, permettendo di legare tra di loro le ore di alcune discipline, offrendo più opportunità di promuovere didattiche laboratoriali, metodologie innovative, favorendo l’interdisciplinarietà come ci viene richiesto dal PNRR.


La Mission della Scuola è quella di promuovere la crescita integrale di ogni bambino perché diventi un cittadino responsabile, in un clima di benessere, con spazi, tempi e risorse adeguati. Compito della Scuola è anche quello di promuovere la collaborazione con i genitori, ma motivare e condividere le scelte strategiche, proprie degli esperti dell’apprendimento, non significa accontentare le richieste di tutti. Il cambiamento quando tende al miglioramento è necessario, anche se scomodo! Richiede coraggio, visione e metodo nel gestirlo. Auspichiamo che la Scuola che noi rappresentiamo possa adempiere al suo compito di formare/educare, con la fiducia e la collaborazione delle famiglie e degli Enti preposti, senza pregiudizi.

I docenti delle Scuole Primarie di La Tina e di Rignaldello
(Comunicato Firmato)

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