Il Consiglio comunale ha impegnato il sindaco Luca Secondi e la giunta a “intervenire presso il Governo affinché metta in campo azioni utili a fermare la speculazione che distorce il mercato, favorendo l’innalzamento del prezzo di acquisto delle fonti energetiche” e a “farsi portatore presso il Governo centrale e la giunta regionale dell’Umbria affinché si attivino a favore di famiglie, imprese ed enti locali, come richiesto dall’Anci a tutti i livelli, ulteriori strumenti, urgenti ed efficaci, di contenimento degli aumenti”.
Con i 15 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, Castello Cambia e Civici X Città di Castello, i 3 voti contrari di Fratelli d’Italia e Castello Civica e l’astensione della Lega, la massima assise cittadina ha infatti approvato la mozione sul caro energia e sul sostegno agli enti locali firmata dai consiglieri del PD Gionata Gatticchi, Federico Bevignani, Roberto Brunelli, Domenico Duranti, Alessandra Forini, Maria Grazia Giorgi, Massimo Minciotti e Monia Paradisi. Il capogruppo del PD Gatticchi ha presentato l’atto evidenziando come “il caro energia stia impattando sugli enti locali al punto da imporre a tutti, in modo particolare i Comuni che si trovano a gestire il livello di servizio più prossimo al cittadino, di trovare dei momenti di interlocuzione con le istituzioni superiori, perché le difficoltà attuali rischiano di compromettere i servizi che noi effettuiamo, dalle scuole alle palestre, fino allo stesso funzionamento della macchina amministrativa”.
“Se non ci saranno interventi da Governo e Regione, le difficoltà che tutti noi ci troviamo a vivere, non solo a Città di Castello, non solo in Umbria, coinvolgeranno in maniera travolgente tutti gli enti locali”, ha ammonito il consigliere della maggioranza, sottolineando: “noi, che siamo abituati ad un regime di virtuosismo maggiore rispetto ad altre esperienze, ci poniamo già per tempo quello che può essere un problema e quindi si chiede di dare mandato al sindaco e alla giunta perché le nostre istanze vengano rappresentate nelle sedi opportune”. Preannunciando il proprio voto favorevole, la capogruppo dei Civici X Città di Castello Luciana Bassini ha condiviso la necessità di chiedere interventi a supporto degli enti locali, “perché la situazione attuale è sempre più difficile da sostenere e non possiamo esimerci, come Comune, dal richiamare l’attenzione su quanto sta accadendo”.
A dirsi contrario alla mozione, invece, è stato il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani, che ha parlato di un atto “strumentale e prettamente politico, che a governi invertiti non sarebbe stata scritto”.
“Ci troviamo in un momento estremamente difficile in cui non è istituzionalmente serio dire solo ‘trovate i soldi’, perché in una fase complicata come questa i soldi non ci sono”, ha osservato il rappresentante della minoranza, che ha aggiunto: “questo non dipende dal Governo Meloni, ma da una situazione che è cominciata da dieci anni a questa parte e si è acuita con il Governo dei migliori guidato da Draghi, quindi non farei partigianerie strumentali”. “Proviamo tutti insieme a fare in modo che i Comuni possano essere fonte di progettualità e trovare a monte le risorse finanziarie, anziché continuare con il sistema dei bandi, che sono come delle bancarelle a cui servirsi senza avere idea di come utilizzare le risorse”, ha proposto Lignani Marchesani.
Nel sostenere che “stiamo pagando scelte scellerate sia di politica estera, che economica, del Governo Draghi”, il capogruppo della Lega Valerio Mancini ha osservato che “nonostante il calo delle quotazioni energetiche, le bollette continuano a salire”. “Bisognerebbe aggiungere un altro punto al dispositivo della mozione per dire che i governi non ci devono prendere in giro, perché c’è una vergognosa speculazione che attanaglia le amministrazioni, le imprese e i cittadini”, ha concluso Mancini. A prendere la parola è stato quindi il consigliere Domenico Duranti (PD), che ha sottolineato: “sarebbe bastato che il Governo avesse fatto scelte di bilancio diverse nella Finanziaria, come a proposito del sostegno al calcio”. “Io spero solo che all’Anci si possa mettere in campo un’azione di protesta, perché ci sono i Comuni di destra, sinistra centro, che stanno comunque vivendo periodi difficili”, ha sostenuto il consigliere del Centrosinistra, condividendo che sia “incomprensibile perché le bollette stiano aumentando mentre i costi energetici stanno diminuendo”. Nel far presente che “le ragioni della mozione ricalcano le posizioni dell’Anci Umbria, che ha un presidente di appartenenza politica diversa da questa amministrazione e sono condivise anche da Comuni di Centrodestra”, il sindaco Luca Secondi ha fatto presenti che “le difficoltà degli enti locali sono state lasciate dal Governo agli enti locali”. “C’è la necessità di affrontare questo tema, perché ci sono delle soluzioni che possono essere attivate nei confronti degli enti locali, che sono erogatori di servizi e che, se vengono messi in difficoltà, rischiano di non essere più in grado di esercitare la propria funzione rispetto a tre servizi rilevanti come la scuola, l’illuminazione pubblica e lo sport”.
“L’Anci rivendica di agire su leve che non sono state prese in considerazione”, ha sostenuto il primo cittadino, che ha fatto riferimento a soluzioni come “lo sdoppiamento della bolletta, che avrebbe permesso di risparmiare a un Comune come il nostro, che usufruisce di energia completamente green e invece paga come se utilizzasse quella convenzionale, o l’incremento del gettito dell’Imu a favore dell’ente, che incamera oggi solo il 50 per cento dell’imposta”. “Il problema degli enti locali è un problema per i cittadini”, ha concluso Secondi, che ha invitato a considerare la mozione per il tema che pone. A sottoscrivere i contenuti dell’atto è stata la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che ha sostenuto: “io vorrei addirittura qualcosa in più di quello che chiede Anci”.
“La volontà politica attuale non riesce a tutelare gli interessi dei cittadini, dei comuni e delle imprese, come purtroppo è successo già con il governo precedente”, ha osservato la consigliera di minoranza, facendo riferimento alle azioni sull’extragettito delle aziende energetiche. “Se potessi aggiungere qualcosa alla mozione dire di dire di andare anche in direzione delle authority come l’Arera, che gestisce le tariffe, perché facciano il loro mestiere a tutela dei cittadini”, ha affermato Arcaleni, che ha condiviso la necessità di valorizzare chi fa la scelta delle energie rinnovabili come il Comune tifernate. “Sarebbe possibile fare una relazione dettagliata degli aumenti a carico del nostro ente per poterla inviare a corredo della mozione, facendo richieste più specifiche?”, ha proposto la consigliera di Castello Cambia, che ha aggiunto: “anche il Comune, comunque, potrebbe reperire maggiori fondi per fronteggiare questa situazione”.
Al termine del dibattito, il capogruppo della Lega Valerio Mancini ha preso di nuovo la parola per presentare un emendamento: “proporre ad Anci di intervenire il governo per stornare adeguate risorse per gli enti locali dai capitoli di bilancio che finanziano l’invio di armi in Ucraina”. Nel respingere la proposta del consigliere Mancini e nel ribadire che la mozione ricalchi “le prese di posizione di Anci a nome di comuni di tutti i colori politici”, il capogruppo del PD Gatticchi ha rimarcato l’importanza di prendere posizione, perché “nel territorio ci sono ricadute molto pesanti per la crisi energetica che stiamo vivendo, anche per il nostro ente locale”. “Dati alla mano la situazione in cui versano milioni di Italiani chiamerà la politica a fare i conti con quello che sta succedendo”, ha rilevato il consigliere di maggioranza, condividendo le perplessità sull’operato delle authority.
A concludere il dibattito è stata la dichiarazione di voto del consigliere Mancini (Lega): “se l’intento è quello di un puro appello, senza individuare le fonti delle risorse necessarie, allora mi asterrò”.