di Parigi del 1947 che assegnò le terre italiane di Istria e Dalmazia alla Jugoslavia del dittatore sanguinario Tito. La pulizia etnica che ne seguì determinò un flusso di 270000 giuliano dalmati a riparare in Italia dove purtroppo non trovarono degna accoglienza. Anche qui noi Italiani dobbiamo fare i conti con la nostra coscienza ed è assai sbagliato circoscrivere ideologicamente questa ricorrenza. All’atto della deposizione sono state declamati i versi della canzone Magazzino 18 del cantautore Simone Cristicchi “ci chiamavano fascisti eravamo solo italiani, italiani dimenticati in qualche angolo della memoria come una pagina strappata nel grande libro della storia” .
Dispiace tantissimo che in particolar modo quest’anno le Istituzioni comunali si siano limitate a un comunicato di circostanza lasciando a un convegno indegnamente revisionista che sostanzialmente dà agli italiani la colpa delle foibe derubricando i crimini titini a eccessiva reazione il monopolio della comunicazione culturale .L’auspicio sincero è che l’anno prossimo questa piccola manifestazione possa essere fatta dall’Amministrazione comunale e non da un Movimento politico con la presenza modesta (dal punto di vista istituzionale) di semplici Consiglieri.