Di Cristina Citernesi
Si terrà lunedì 20 febbraio alle ore 20.30, presso il CVA di San Giustino, l’iniziativa pubblica dal titolo “Fragilità sociali e welfare comunitario” nel corso della quale l’onorevole Davide Faraone presenterà il suo libro, “Con gli occhi di Sara. Un padre, una figlia e l’autismo”. Un libro in cui l’esperienza personale di Faraone, padre di una figlia affetta da autismo, si alterna ad altre storie di persone che affrontano problematiche simili.
Un racconto intimo e delicato, quello dell’autore, in cui le difficoltà ad esternare questa sua condizione, il pudore, la vergogna e l’amarezza iniziali lasciano il posto ad un uomo nuovo, che si apre al mondo con occhi diversi, con gli occhi di Sara. Un viaggio che sembra già intravedersi dall’immagine raffigurata sulla copertina del libro: un uomo con uno zaino in spalla, in riva al mare, tiene per mano un bambino, mentre guardano insieme l’orizzonte. E questo percorso accidentato termina proprio con la consapevolezza, da parte dell’autore, di essere diventato, oggi, un uomo diverso, un uomo in cui c’è un prima, e un dopo Sara. Faraone, deputato alla Camera nelle fila di Azione-Italia Viva, è stato capace di portare questa sua personale esperienza anche sul terreno politico, “perché la politica ha il dovere di ricostruire la scala delle priorità”, per una politica fatta dagli uomini e per gli uomini. Dal 2015 è presidente della “Fondazione italiana per l’autismo”; punto di riferimento per coloro che vivono da vicino questa realtà, è stato promotore di numerose iniziative: si deve anche a lui la prima legge sull’autismo in Italia, e la legge sul “Dopo di noi”.
L’incontro pubblico del 20 febbraio vuole essere un momento di riflessione sul tema che affronta Faraone, ma anche su tante altre fragilità come anzianità, disabilità in genere, problematiche infantili e psicologiche che sono presenti sul nostro territorio. Un dibattito che vede partecipi gli addetti ai lavori, il mondo del volontariato, la scuola, il mondo dello sport, e che porta la testimonianza di famiglie che affrontano queste situazioni in prima persona, ogni giorno. Si tratta di un quadro complesso, di cui poco si parla, che coinvolge tante sensibilità, di difficile approccio e che, per alcune problematiche, cresce nei numeri. Tematiche che si legano anche a fattori socioeconomici, in una società che non cresce dal punto di vista demografico, ed è destinata ad invecchiare. Una società dove il ruolo delle agenzie educative, e non solo la scuola, diventa fondamentale per il recupero e la divulgazione di valori portanti, quali la conoscenza e la percezione che l’unicità e l’autenticità di ogni persona è sempre una ricchezza per tutti.