E’ in programma domani, martedì 28 febbraio, l’ultimo appuntamento della serie di incontri organizzati dall’Università della Terza Età di Umbertide per approfondire la storia della abbazia di Montecorona e dei personaggi ad essa collegati. Il corso è sostenuto dalla Fondazione Perugia e dal Comune di Umbertide.
L’ultima lezione è fissata alle 17.00 presso il Centro Socio-Culturale San Francesco, quando Mirko Santanicchia della Università di Perugia, parlerà dei pregevoli affreschi di Montecorona che sono fortemente legati con quelli del Monastero di Santa Giuliana a Perugia, perché realizzati in un contesto unico.
Cinque sono stati gli incontri effettuati da dicembre fino a febbraio. Don Andrea Czortek della Diocesi di Città di Castello, ha parlato degli inizi della presenza del monachesimo camaldolese fra Toscana e Umbria. Stefania Zucchini della Università di Perugia ha tracciato la storia di Montecorona dalla nascita, fino all’arrivo dei monaci di riformati dal beato Paolo Giustiniani (1476-1528), segnalando, fra l’altro, la presenza a Montecorona come abate di San Pier Damiani, fine teologo, dottore della Chiesa citato da Dante nel Paradiso e biografo principale di San Romualdo di cui imitò la santità eremitica. Don Giustino Farnedi, abate di San Pietro a Perugia, ha parlato della figura di San Romualdo (951- 1027), il santo ravennate, eremita e riformatore che ebbe una grande importanza come fondatore dei monaci camaldolesi. Il 14 febbraio Monsignor Piero Vispi, cancelliere della Diocesi di Gubbio e parroco della Collegiata, ha affrontato la biografia di un santo di Umbertide, San Savino.
Gli incontri sono serviti anche per divulgare agli umbertidesi il Cammino Camaldolese di San Benedetto. Un gruppo di volontari ha tracciato il percorso del Cammino, che nel tratto da Montecorona a Fonte Avellana si presta per ricordare i grandi santi che furono in particolare relazione con Umbertide: San Romualdo, San Pier Damiani, il Beato Paolo Giustiniani, fondatore dei coronesi.