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Moira Lena Tassi protagonista, ieri a Roma, nella prestigiosa Galleria internazionale Area Contesa Arte per “woman life freedom”

Grande successo di pubblico e di critica per uno degli eventi più attesi nella capitale: “woman life freedom” ideato dalla celebre attrice e conduttrice Marisa Laurito e curato dalla storica dell’ arte Sabina Fattibene.
L’ Artista tifernate Moira Lena Tassi si è resa protagonista di questo importante evento che ha voluto riportare l’ attenzione sulle tragiche vicende legate alle donne e ai giovani iraniani accadute negli ultimi mesi in Iran e lo ha fatto non solo attraverso una sua opera pittorica ma anche come performer.
” È solo la voce che resta” : così si esprimeva Forugh Farrokhzad, forse la più grande poetessa iraniana, di certo la più celebrata e cara ai suoi compatrioti nell’ultimo secolo e le stesse parole l’ Artista Moira Lena Tassi ha adoperato per dare il titolo alla sua performance che ha ideato per questo importante evento affidando la parte musicale al noto Maestro Mauro Restivo.
L’ Artista ha voluto raccontare la sofferenza delle donne iraniane leggendo la poesia ” una finestra” di Forugh Farrokhzad accompagnata alla chitarra dal Maestro che ha rivisitato in modo magistrale una vecchia canzone d’ amore del 1968 famosissima tra gli iraniani e tratta dal film ” soltane ghalbha”.


” Una finestra” è una poesia che l’ Artista ha scelto per le parole toccanti attraverso le quali la poetessa Forugh Farrokhzad descrive la sua condizione di donna prigioniera di usi e costumi del suo tempo, del suo paese, l’ Iran: ” quando i bambini ormai sapevano
scrivere sulla lavagna la parola pietra
gli stormi confusi volarono dai vecchi alberi…” , “quando soffocarono con il fazzoletto nero della legge gli occhi infantili del mio amare” . È una Donna che parla da Donna che vuole esprimere il suo essere, mettendo a nudo i suoi sentimenti, le sue aspirazioni , la sua protesta, la sua storia. Moira Lena Tassi l’ ha interpretato emoziionandosi lei stessa in primis indossando un abito ” green” creato da lei stessa : su un suo abito vecchio e vissuto ha dipinto il corpo nudo di una donna martoriato da tante ferite, quelle del dolore di tutte le donne che hanno sofferto e pagato con la morte per aver voluto solamente essere donne libere .
L’ Artista portava sulle spalle un velo nero in segno di lutto per tutte le giovani iraniane uccise sul quale erano cucite le parole” Sii viva e libera”, un appello rivolto a tutte le donne, poiché come dice l’ Artista” non è sufficiente pensare di essere libera, occorre esserlo”

L’ Artista, profondamente colpita dagli ultimi accadimenti drammatici in Iran ha voluto realizzare un dipinto con il bellissimo volto dipinto di una giovane iraniana di appena diciassette anni di nome Niika che con la maglia nera e capelli corti, niente velo in testa, con lo stesso brano musicale uscito ai tempi dello scià dal film ” Soltane Ghalbha, prima della rivoluzione islamica, era scesa in piazza a Teheran per protestare contro il regime, sull’onda delle manifestazioni scatenate dalla morte della 22enne Masha Amini, uccisa dopo essere stata arrestata per delle ciocche che le uscivano dall’hijab.

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