Pasqua, gli auguri del vescovo Andrea Migliavacca

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“Vorrei che il mio augurio di pace, speranza, vita, di incontro con il Signore risorto, che viene dalla Pasqua, giunga a tutti. Penso alle realtà della diocesi e della società, penso ai preti, alle parrocchie, alle aggregazioni laicali, alle famiglie, ai giovani, agli anziani, ma penso anche ai dimenticati, ai più poveri, chi è ai margini, anche a te che stai leggendo, e, ancora, a coloro che non si sentono molto della Chiesa. Che gli auguri arrivino a tutti! Che siano auguri di pace e di speranza! È la prima Pasqua che vivo come vescovo della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro ed è per me un motivo ulteriore di gioia. Le celebrazioni che vivremo in questi giorni sono l’occasione per celebrare questo augurio del Signore che è vivo e che è risorto”.

Con queste parole il vescovo Andrea Migliavacca ha presentato il suo messaggio di augurio per l’imminente Pasqua di risurrezione, culmine del Triduo, centro e cuore di tutto l’anno liturgico, festa più importante per i cristiani. Di seguito il testo integrale del suo messaggio.

“La Pasqua è memoria di buone notizie attese.

La Pasqua ebraica faceva memoria della notizia, attesa dal popolo eletto, della liberazione della schiavitù d’Egitto, e celebrazione poi del dono della Terra promessa.

E ancora, il popolo Israele, in esilio, viveva l’attesa della buona notizia del ritorno a casa, nella propria terra, per tornare a celebrare la Pasqua nel Tempio, a Gerusalemme, di nuovo liberi.

Nuovamente gli amici di Gesù, i suoi apostoli, ma soprattutto le donne, attendevano la buona notizia della novità di Dio, affranti per la morte dell’amico, Gesù, sulla croce. E fu così che il mattino del primo giorno della settimana, alle prime luci dell’alba, le donne, andando al sepolcro, lo trovano vuoto e per prime portarono il sorprendente annuncio, la buona notizia che il Signore era vivo.

Da allora ogni Pasqua che celebriamo fa risuonare per tutti noi una buona notizia attesa.

Sempre è la bella notizia del sepolcro vuoto: il Signore è risorto, il Signore è vivo, il Signore è con noi.

Il nostro tempo e la nostra vita sono lo spazio e l’esperienza che attende buone notizie e ogni volta che queste ci visitano è nuovamente Pasqua.

Attende buone notizie l’ambiente che viviamo: la cura e il rispetto della natura tanto violentata dall’umanità, il dono della pioggia di cui molto abbiamo bisogno, la ricchezza dei frutti della terra che il lavoro agricolo promuove. Sono buone notizie che fanno risuonare la gioia della Pasqua nella nostra casa che è l’ambiente di vita.

Attendono buone notizie tante famiglie, gravate dai costi della vita quotidiana e quelli aumentati dell’energia, altre famiglia ferite da chiusure reciproche, difficoltà di dialogo e mancanza di rispetto tra i coniugi, altre ancora alle prese con le problematiche e la sicurezza del posto di lavoro, e famiglie affaccendate nell’arte dell’educazione dei figli. Buona notizia per loro sarebbe sempre celebrazione della vita.

Anche le persone anziane, gli ammalati e poi i poveri, chi è ai margini della nostra società e i cosiddetti invisibili… non vedrebbero l’ora che buone notizie ci fossero anche per loro.

Buona notizia sarebbe quella che fa risuonare la parola dialogo e giustizia, pace e riconciliazione su tutta la terra e nelle zone oggi più martoriate come l’Ucraina. E sarebbe davvero Pasqua.

Caro lettore, tante situazioni di vita che attendono una buona notizia le conosci magari tu, sono volti e storie concrete di persone forse in difficoltà, la cui esistenza può cambiare grazie a un bell’annuncio… che magari puoi portare solo tu.

Siamo chiamati tutti, per primo il vescovo, a farci portatori di buone notizie là dove incontriamo attesa e solitudini… e porteremo così l’annuncio sorprendente della Pasqua, del Signore Risorto e vivente, in mezzo a noi. Ed è la buona notizia della vita.

In questa Pasqua, la prima in mezzo a voi come vostro vescovo, desidero essere umile portatore di questa buona notizia di Risurrezione. È l’annuncio per voi, per la vostra vita… ed è notizia di bene per tutti coloro che ne hanno bisogno.

E allora sarà davvero buona Pasqua!”.

Queste le celebrazioni presiedute dal vescovo Andrea nel Triduo pasquale. Il Giovedì Santo alle 10 il Vescovo è in Cattedrale per la Messa Crismale (in diretta su Tsd nel canale 85 e in streaming all’indirizzo www.tsdtv.it/live) e alle 18 per la Messa in Coena Domini (in diretta su Tsd). Il giorno seguente, Venerdì Santo, alle 9 in Duomo ad Arezzo, ci saranno l’Ufficio delle letture e le lodi e alle 18 la Celebrazione della Passione del Signore. Alle 21, il nostro Pastore sarà a Cortona, per la “processione dei simulacri” e la Commemorazione della Passione del Signore. La partenza è prevista dalla chiesa dello Spirito Santo e dopo aver toccato diverse chiese della cittadina etrusca, si conclude in piazza della Repubblica, alla presenza delle Autorità cittadine (l’evento è seguito da Radio Incontri, su FM 88.4 e 92.8 e in Dab, oppure in streaming all’indirizzo www.radioincontri.org). Il Sabato Santo alle 9 in Cattedrale vengono celebrati Ufficio delle letture e lodi, mentre la Veglia Pasquale inizierà alle 23 (trasmessa in diretta su Tsd). Il giorno di Pasqua le celebrazioni presiedute dal vescovo Andrea sono alle 10.30 in Duomo ad Arezzo per il Pontificale (in diretta su Tsd) e alle 18 nella Concattedrale di Sansepolcro. Il Lunedì di Pasqua il Presule presiederà alle 10.30 in Cattedrale la Messa a cui partecipa anche il Movimento Shalom. Il Martedì di Pasqua, alle 18 sarà alla Concattedrale di Cortona (l’evento è seguito da Radio Incontri).

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