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Costruire un futuro di autonomia per le persone con disabilità prive del sostegno familiare: fino al 26 maggio sarà possibile presentare progetti personalizzati finalizzati all’assistenza dei residenti nei comuni dell’Alta Valle del Tevere

Costruire un futuro di autonomia per le persone con disabilità prive del sostegno familiare: c’è ancora un mese di tempo a disposizione per presentare i progetti di assistenza personalizzati e 163.741,92 mila euro per realizzarli negli otto comuni della Zona Sociale 1 dell’Alta Valle del Tevere, che attraverso il capofila Città di Castello hanno emesso un avviso pubblico con scadenza fissata al prossimo 26 maggio. L’obiettivo è di evitare l’istituzionalizzazione attraverso due strade: soluzioni abitative individuali o di gruppo e azioni finalizzate all’autonomia, attraverso inclusione sociale e lavorativa. Per questo saranno sostenuti i progetti personalizzati che prevedano l’attivazione di percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine, riproducendo soluzioni e condizioni abitative quanto più possibile proprie dell’ambiente di provenienza, ma anche interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative disponibili, insieme a programmi di accrescimento della consapevolezza e di sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia personale e una migliore gestione della vita quotidiana, anche attraverso tirocini professionali.

L’avviso pubblico, finanziato con le risorse del fondo nazionale per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare e redatto sulla base degli indirizzi emanati dalla Regione Umbria, si rivolge ai residenti di Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e Umbertide di età compresa tra 18 e 64 anni, con certificazione di disabilità grave, riconosciuta ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104/92, che non abbiano più nessuno dei genitori o abbiano padri e madri impossibilitati a fornire l’adeguato sostegno genitoriale e che in prospettiva possano perdere il sostegno familiare. Per accedere ai benefici previsti è necessario un ISEE inferiore o pari a 25.000 euro, che darà diritto a ottenere fino al 100 per cento del contributo, o compreso tra 25.000 e 35.000 euro, con il quale si potrà ricevere fino a un massimo del 60 per cento del contributo erogabile (100 per cento nel caso in cui il beneficiario metta a disposizione una propria unità immobiliare di cui risulti proprietario, nel caso di progetti di co-housing). Potranno usufruire dell’intervento anche coloro che abbiano già terminato progetti analoghi con le sperimentazioni del modello di “vita indipendente” attuate dalla Zona Sociale 1 con i fondi trasferiti alla Regione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con risorse previste dai PRINA e con finanziamenti a valere sul POR-FSE 2014-2020.

Nell’avviso pubblico, consultabile sull’albo pretorio del portale istituzionale del Comune di Città di Castello e nella sezione “Il Comune informa” al link https://www.comune.cittadicastello.pg.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_6769.html (dove è disponibile anche il modello di domanda), sono riportate le modalità di presentazione dei progetti, che verranno selezionati e sostenuti dall’Ufficio di Piano della Zona Sociale 1.

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