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Vicenda giudiziaria e coinvolgimento di due Consiglieri Comunali. Fratelli d’Italia e Castello Civica “privilegiare il confronto politico e porre fine alla stagione del contenzioso con SO.GE.PU”

“La vicenda giudiziaria che ha coinvolto due ex Consiglieri comunali è una brutta pagina per la politica cittadina. La sproporzione delle forze in campo e il privilegiare una pressione fuori dall’ordinario, terminata in un aula di tribunale, è un pericoloso precedente che va fermato. Come acclarato dalla sentenza, non siamo infatti nel campo della diffamazione e delle offese, né in quello della disinformazione negativa, piuttosto ci siamo trovati di fronte alla perdita di valore della politica, a causa di limitazioni sopraggiunte per mano di chi ha ostentato muscoli con denaro pubblico.

La mozione presentata nella giornata di ieri vuole essere una riflessione su una vicenda ingloriosa con l’auspicio che la politica faccia valere la propria autorità per farla terminare, almeno a Città di Castello, per sempre; sicuramente a favore delle casse pubbliche duramente provate da questa sentenza ma soprattutto di una onesta dialettica civile che deve essere l’unica protagonista del confronto politico”. Il Consiglio comunale di Città di Castello,

PREMESSO

che nel corso della precedente consiliatura So.Ge.Pu. s.p.a., società a capitale interamente pubblico con il Comune di Città di Castello socio di maggioranza assoluta, ha citato in giudizio due Consiglieri comunali allora in carica per supposte dichiarazioni pubbliche e reiterati accessi agli atti che avrebbero leso l’immagine della Società medesima

che già all’epoca non solo la richiesta risarcitoria appariva assolutamente sproporzionata ma soprattutto lo stesso utilizzo della via giudiziaria provocava uno stato istituzionale di disagio trasversale alle forze politiche con la sensazione di un tentativo irrituale di imporre limitazioni del diritto dei Consiglieri di svolgere il proprio ruolo di indirizzo e controllo

che il Tribunale di Perugia con sentenza dell’11 aprile 2023 rigettava la domanda di So.Ge.Pu. S.p.A. condannandola al rimborso delle spese legali e generali per importi complessivi superiori ai 30000 euro cui vanno aggiunti gli onorari per il legale di parte soccombente

che detta sentenza è stata notificata e conseguentemente i termini per l’appello scadranno il prossimo 15 maggio 2023

che ai già Consiglieri comunali citati in giudizio è stato comunicato da parte di So.Ge.Pu. las volontà di non proporre appello dietro un testo concordato tra le parti e la rinuncia a una congrua parte delle spese legali

che la sentenza conferma la velleità della richiesta di So.Ge.Pu. riguardo la cifra richiesta

che è necessario affermare da parte degli organi politici la propria massima libertà nello svolgimento del proprio ruolo e di confinare la sfera giudiziaria a residuali casi di acclarata diffamazione e dichiarazioni mendaci

che la sproporzione tra un rappresentante dell’Assemblea che deve affrontare in ogni caso spese legali e pressioni personali e familiari al contrario di chi ha strutture ed Enti che coprono sotto ogni punto di vista il proprio agire in sede giudiziaria

PROMUOVE

la dialettica politica ed il confronto istituzionale come unico metodo di promozione e sviluppo del proprio agire politico e istituzionale

STIGMATIZZA

l’utilizzo di qualsivoglia via alternativa al confronto politico e l’impiego di risorse pubbliche come strumento di azione nei confronti di rappresentanti eletti da parte di rappresentanti istituzionali e di persone da loro delegate

INVITA IL SINDACO

a farsi promotore di una definitiva chiusura della vicenda sopra ricordata che sia la meno gravosa possibile per le casse pubbliche ma che affermi quanto sopra riportato.

Città di Castello, 28 aprile 2023

I Consiglieri proponenti

Riccardo Leveque Andrea Lignani Marchesani Elda Rossi

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