Domani ricorrono 33 anni dalla nascita della Fondazione Piero della Francesca

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Ricorrono domenica 7 maggio i 33 anni dalla nascita della Fondazione Piero della Francesca, istituita il 7 maggio 1990 con l’ obbiettivo primario di costituire un centro di ricerca e documentazione sull’opera del grande artista e la civiltà del Rinascimento italiano. “Le ricorrenze e le date possono sembrare solo all’apparenza futili” dichiara la presidente della Fondazione, Francesca Chieli “ma sono quelle che risvegliano la memoria e il ricordo, consentendo di progettare il futuro su solide basi.

La storia della Fondazione in questi decenni è coronata di meritevoli iniziative, convegni, mostre e pubblicazioni di alto livello, ma anche dell’apporto di autorevoli studiosi che hanno avuto parte attiva nel Comitato Scientifico. Di tutta questa storia resta testimonianza nella ricca biblioteca in possesso della Fondazione, che oggi consta di 4000 volumi riguardanti Piero della Francesca e il Rinascimento e che nel tempo è entrata  è entrata a far parte della Rete Documentaria della Provincia di Arezzo”. 

L’esordio della Fondazione inizia nel 1991, in occasione del V Centenario della morte di Piero della Francesca, quando la giovane istituzione, in collaborazione con il Comitato nazionale costituitosi  per le celebrazioni, organizza a Sansepolcro e ad Arezzo due storiche due mostre, “Piero della Francesca e il Novecento” e “Milton Glaser – Piero della Francesca”. A seguire altre indimenticabili esposizioni con un successo straordinario di pubblico: “Nel raggio di Piero. La pittura nell’Italia centrale nell’età di Piero della Francesca”, “Con gli occhi di Piero. Abiti e gioielli nelle opere di Piero della Francesca”, “La Madonna del Parto in restauro”, “Una scuola per Piero. Luce, colore, prospettiva nella formazione fiorentina di Piero della Francesca”, “Piero e Urbino. Piero della Francesca e le corti del Rinascimento”. E il 1992 si chiude con un Convegno Internazionale dedicato a Piero della Francesca e articolato in due sessioni, “Città e corte nell’Italia di Piero della Francesca” e “Piero della Francesca tra arte e scienza”. 

Dopo l’esposizione del 1993 dedicata ad “Angiolo Tricca e la caricatura toscana dell’Ottocento”, si apre la grande stagione dedicata a Luca Pacioli, con l’organizzazione di un convegno e una mostra e il finanziamento da parte della Fondazione di una ristampa anastatica della “Summa de arithmeticageometria, proportioni e proporzionalità”. In questo primo decennio, che si conclude nel 2000 con la pubblicazione relativa al restauro del “San Ludovico di Tolosa”, prende corpo una delle iniziative più rilevanti: la collaborazione con il Comitato Nazionale per la pubblicazione degli Scritti di Piero della Francesca, che inizia a dare i suoi frutti nel 1995 con il “Libellus de quinque corporibus regularibus” pubblicato nel primo volume della triade, al quale faranno seguito il “Trattato d’Abaco” e il “De Prospectiva Pingendi” di Piero della Francesca. Nasce nel frattempo,  quasi in concomitanza di corsi internazionali, conferenze, mostre e seminari, la rivista propria della Fondazione denominata “1492”, che negli anni ha ospitato interessanti contributi e che ancora oggi è edita.

Nel 2015 è da ricordare la mostra temporanea dell’artista americana Linda Schrank, mentre nel 2016 è ripensata la riorganizzazione di alcuni ambienti della Casa di Piero, con l’introduzione di suggestive installazioni audio-visive. “Se nella sfida alla pandemia che ha caratterizzato questi ultimi anni ogni istituzione culturale è risultata perdente” conclude la presidente Francesca Chieli “oggi la Fondazione guarda al futuro, consapevole del lungo percorso, talvolta complesso, che ne ha caratterizzato la storia”.

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