Associazione dei Cammini di Francesco: Giovanni Tricca scrive in redazione e puntualizza

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“Finalmente, dopo 7 anni di Presidenza dell’Associazione dei Cammini di Francesco in Toscana, mi dedica attenzione la stampa locale e posso concordare che, quest’anno, grazie al raddoppio dei camminatori e dei contributi pubblici, potrò raddoppiare i miei guadagni personali rispetto allo 0 (zero) assoluto degli anni precedenti.

Finalmente, dopo anni di impegno e spese personali, per visitare ministeri, assessori regionali, comuni e associazioni, dirigenti del Camino di Santiago, ecc. posso sperare che abbiano termine i miei obblighi e attenzioni per cercare di creare una cultura turistica e dell’accoglienza di un movimento turistico che sta crescendo.

Credo che si possa tranquillamente dire che il fenomeno turistico, dei camminatori e pellegrini sulla Via di Francesco, sia addivenuto ad un successo crescente e ad un’impronta economica importante. Mi viene il dubbio che tale impronta sia così importante da solleticare i desideri imprenditoriali di operatori che intendono vendere borracce e magliette con il Tau, e altre amenità per cogliere i copiosi appetiti turistici dei camminatori stessi.

In questi anni mi sono impegnato per far giungere, ai Comuni e alle autorità locali, circa 2,3 milioni di euro per predisporre la sicurezza e la segnaletica del percorso, poi ci sarà denaro per la promozione e la conoscenza del percorso, cercando di coinvolgere ogni tratto possibile del nostro territorio. Per inciso, il Ministero assegna fondi per destinarli alle Amministrazioni Comunali in base a progetti specifici, mentre l’Associazione da me presieduta non ha neppure un conto corrente bancario.

Purtroppo mi si sopporta ancora, nelle mie esternazioni verso gli amministratori locali, poiché ancora non sono riuscito ad ottenere cose importanti relativi ai camminatori e pellegrini quali: un meeting point dedicato a loro, una sede fissa di riferimento (magari presso San Francesco), un numero telefonico di supporto e per facilitare l’organizzazione del cammino, un meeting point per i pellegrini, un dépliant che narri la città e il territorio, una carta della città con i ristoranti e i negozi che offriranno sconti e/o facilitazioni ai camminatori, compreso ingressi ai musei e all’arte diffusa che si trova in città, WiFi gratuito in loco, timbro per Testimonium, fogli per lasciare testimonianze dei camminatori da appendere pubblicamente, orari delle messe, consigli per la tappa successiva. Soprattutto: narrazione della città e del territorio. Selfy point: installazioni per autoscatti molto amate dai viaggiatori per testimoniare il loro passaggio e che rappresentano un ottima promozione social del percorso, dei borghi e dei luoghi. Ecc. Forse sono più importanti queste cose, per il miglioramento dell’accoglienza, rispetto a casupole in legno pseudo alpino di fronte ad una costruzione conventuale del tardo rinascimento.  

Con buona pace dei “Forattini” e “Montanelli” locali sono abbastanza maturo per spendere me stesso per il bene comune e gratuitamente, magari con un po’ di buon gusto e di cultura generale dei “Cammini””

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