Sentenza Anti movida molesta: correre ai ripari per prevenire ingenti esborsi alle casse comunali
Non c’è dubbio che la recente sentenza della Cassazione sulle responsabilità dei Comuni in caso di movida molesta apre un nuovo fronte di preoccupazione per le Amministrazioni comunali e sulla salute delle loro casse. A dimostrarlo le preoccupanti prese di posizione di UPI e ANCI che invocano urgent ie omogenei provvedimenti legislativi che delimitino chiaramente sfera di azione e responsabilità dei Comuni e delle loro Polizie.
Fatto sta che questo potrebbe rimuovere le remore di numerosi cittadini che già in passato anche a Città di Castello hanno protestato contro la movida molesta in Centro Storico e nelle sue zone adiacenti e non solo aprendo nuovi fronti giudiziari di cui non si sente il bisogno. Meglio correre ai ripari delimitando in maniera più puntuale e cogente il regolamento di Polizia Urbana in via di approvazione, in particolar modo l’articolo 34, rimuovere gli ostacoli anche di carenza di organico riguardo l’utilizzo in orario notturno della Polizia municipale e monitorare in maniera puntuale la situazione sia riguardo il contenzioso già in essere, sia con un puntuale ascolto dei cittadini che stanno dal loro punto di vista protestando, sia monitorando potenziali nuove forme di protesta facendo prevalere buon senso e i legittimi interessi delle attività commerciali. E’ questo il senso dell’interrogazione presentata odierna e qui sotto riportata