I sindaci dell’Alta Valle del Tevere, le organizzazioni sindacali e le associazioni di volontariato chiedono alla Regione di rafforzare le politiche sanitarie nel comprensorio e di affrontare le criticità

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A una sola voce i sindaci degli otto comuni dell’Alta Valle del Tevere, le organizzazioni sindacali e le associazioni di volontariato del territorio chiederanno alla Regione di rafforzare le politiche sanitarie nel comprensorio e dare risposta con i necessari investimenti in personale e strutture alle criticità costantemente denunciate dai cittadini.

Lo faranno con una manifestazione pubblica che verrà promossa per chiamare l’amministrazione regionale a un confronto costruttivo per trovare le soluzioni indispensabili a garantire l’efficienza dei servizi e la tutela della salute, nella quale rappresentanti delle istituzioni locali e della società civile organizzata saranno però fermi e decisi nel difendere la sanità pubblica e nel pretendere di porre fine al depauperamento delle prestazioni e delle professionalità ospedaliere e della medicina del territorio al quale si sta assistendo da troppo tempo.

A rendere nota l’iniziativa comune che verrà intrapresa sul fronte della sanità è il sindaco di Città di Castello Luca Secondi, che stamattina ha presieduto insieme all’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti un summit nella residenza municipale tifernate al quale hanno preso parte gli amministratori dei Comuni dell’Alta Valle del Tevere, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali e un’ampia e qualificata delegazione delle associazioni di volontariato che operano in ambito sanitario.

“L’istanza condivisa da tutti i presenti, che ringraziamo per i contributi importanti che hanno offerto alla riunione, è quella di dare un segnale forte e chiaro alla Regione, che chiamiamo a un confronto faccia a faccia su priorità di investimento nella sanità del territorio che non possono più essere rimandate e devono essere affrontate con certezza di risorse e tempi”, sottolinea Secondi, che ha raccolto insieme ai primi cittadini della vallata “un mandato pieno e convinto a rappresentare nei confronti dell’amministrazione regionale l’aspettativa che la sanità pubblica in Alta Valle del Tevere venga difesa, perché continui a essere il punto di riferimento saldo e affidabile che è sempre stata per i cittadini”.

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