Consultorio San Giustino, “Catastrofismi smentiti da Usl”. Consiglieri Lega altotiberini “Pd ha perso ennesima occasione per tacere”

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“Il Partito Democratico ha perso l’ennesima occasione per tacere”. Con queste parole i consiglieri regionali altotiberini della Lega Valerio Mancini, Marco Castellari e Manuela Puletti, insieme al consigliere comunale Corrado Belloni, rispondono alle polemiche riguardanti il presunto depotenziamento del Consultorio di San Giustino, poi seccamente smentito dalla Usl Umbria 1.
Oltre alle rassicurazioni arrivate dall’azienda sanitaria, Castellari, Puletti e Belloni hanno voluto toccare con mano la situazione, effettuando un sopralluogo sia al Centro Salute che al Consultorio sangiustinesi, dove di fatto hanno potuto constatare personalmente come non ci siano affatto riduzioni di orario e personale né un imminente o reale rischio di chiusura.


“Ancora una volta – hanno dichiarato i quattro consiglieri – siamo di fronte ad un’altra pessima figura (di nuovo sulla sanità) da parte del Pd, che prima con Bori a livello regionale, poi con il sindaco Fratini a livello locale, hanno annunciato catastrofismi e cavalcato i timori dei cittadini senza sapere la realtà dei fatti o, peggio ancora, senza accertarsi della effettiva situazione. Era già successo per il Pronto Soccorso di Umbertide, quando avevano raccolto 4000 firme ‘raccontando’ favole ai cittadini sulla sua chiusura e sullo smantellamento progressivo dell’ospedale. La realtà, anche in quel caso, si era dimostrata ampiamente diversa, rafforzata poche settimane fa dalla rielezione di Carizia a sindaco”.


Per Castellari, Puletti, Mancini e Belloni dunque, anche per il Consultorio di San Giustino “è stato usato lo stesso modus operandi di sempre: accanirsi su strutture sanitarie vive e funzionanti presentandole come moribonde. Nel caso del Centro salute sangiustinese il Pd è stato sbugiardato dalla stessa Usl, che ha sottolineato come non esista il minimo pericolo di un depotenziamento, aggiungendo anzi di non aver mai ricevuto lamentele formali all’ufficio reclami aziendale (Urp) almeno negli ultimi 3 anni”.
“Il Pd e Bori – concludono gli esponenti della Lega – piuttosto che portare argomenti non consoni e per nulla veritieri in commissione Sanità (come già prematuramente annunciato dal segretario regionale dem) dovrebbero preoccuparsi e (ricordarsi) dello scandalo Sanitopoli e di quei concorsi truccati che già bastarono a far perdere tutta la credibilità nel loro operare”.

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