Quel percorso di storia e tradizione che lega Firenze, “culla” del Rinascimento e Citta’ di Castello, con le opere dei grandi maestri Raffaello, Signorelli e Vasari

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Quel percorso di storia e tradizione che lega Firenze, “culla” del Rinascimento e Citta’ di Castello, con e opere dei grandi maestri Raffaello, Signorelli e Vasari. Si è parlato anche di questo e di possibili sinergie fra il capoluogo di regione Toscana e quello dell’altotevere nel breve ma proficuo incontro di oggi pomeriggio in Pinacoteca, fra il sindaco, Dario Nardella e il sindaco tifernate Luca Secondi affiancato dall’assessore alla Cultura, Michela Botteghi. Il primo cittadino di Firenze, in Umbria per il tour itinerante di presentazione del suo ultimo libro, “La città universale”, su iniziativa dell’associazione Umbria Economy e del suo Presidente, Marco Vinicio Guasticchi, ha fatto tappa a Palazzo Vitelli alla Cannoniera e visitato le sale del museo soffermandosi in particolare in quella più rappresentativa, dove il Gonfalone della Santissima Trinità che un giovanissimo Raffaello Sanzio realizzò a Città di Casello ed il Martirio di San Sebastiano di Luca Signorelli, si guardano come mai accaduto nella vita reale fra i due giganti del Rinascimento.

“Umbria e Toscana sono due regioni legate da vicende storiche e artisttiche straordinarie e Città di Castello in particolare ha questo filo rosso che la lega a Firenze a partire soprattutto dalla vicenda della famiglia Vitelli che si intreccia con le vicende di Giorgio Vasari e Luca Signorelli che in questo luogo straordinario che è Palazzo Vitelli alla Cannoniera sede della Pinacoteca Comunale sono rappresentate in tutto il loro splendore. Con il sindaco di Citta’ di Castello, Luca Secondi abbiamo parlato dell’idea di lanciare insieme un progetto legato proprio a quel periodo del Rinascimento, ai quei grandi artisti e anche all’opera di Raffaello. Ci sono davvero tanti filoni sui quali lavoreremo già dalle prossime settimane per un progetto che guardi anche lontano con una serie di iniziative legate all’arte, alla storia che uniscono queste due città, autentici simboli del Rinascimento”, ha dichiarato il sindaco Nardella, sottolineando anche un’altra particolarità che accomuna Citta’ di Castello e Firenze, legata all’arte contemporanea grazie alle opere del grande maestro Alberto Burri e di Luca Alinari, le cui opere sono presenti in una mostra proprio qui alla Pinacoteca”, ha concluso il sindaco di Firenze.

“Una straordinaria occasione di confronto con un sindaco, Dario Nardella, di una grande e importante citta’ come Firenze, un amico che ho avuto il piacere ed onore di conoscere da anni anche in altri ruoli politici ed istituzionali assieme all’allora Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, che ci onora della sua presenza nel luogo simbolo dell’arte, della storia e della cultura che ha senza dubbio affinità e collegamenti con la vicina Toscana dove i Vitelli grande famiglia tifernate ebbero contatti con i Medici ed altri prestiogiosi casati. Da li – ha precisato il sindaco Secondi – dobbiamo ripartire per attivare tutte le possibili sinergie per sviluppare un percorso virtuoso dove possiamo elaborare progetti comuni su diversi versanti”. Nel ricordare il successo riscontrato nel 2022 dalle celebrazioni del 500enario della morte di Raffaello, l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, ha sottolineato l’avvio nella primavera scorsa delle celebrazioni dei 500 anni della morte di Luca Signorelli che nel progetto “La Valle del Signorelli” vedono coinvolti 8 comuni, una diocesi e oltre 20 strutture museali dell’Alto tevere Umbro. “La valle di Signorelli” – ha detto Botteghi – permetterà di visitare undici opere di Signorelli e scuola con un biglietto ridotto, fino a dicembre 2023. Una visita tra Rinascimento e arte contemporanea grazie alla presenza nel circuito dei Musei Burri a Citta’ di Castello.”

La visita del sindaco di Firenze, Dario Nardella, guidata da Isabella Consigli della Cooperativa “Il Poliedro”, è proseguita poi nelle Sale Nuove di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, alla mostra “ARMONIE – Ludico / Leggero / Fantastico”, quarantasette opere che ripercorrono oltre cinquant’anni di attività artistica di Luca Alinari. Un omaggio in memoria di un pittore poliedrico e instancabile, amante appassionato della vita in tutte le sue sfaccettature, dalla curiosità sconfinata e dalla cultura accademica che ha lasciato la vita da lui tanto amata nel 2019. La mostra è organizzata da Emanuele e Samuele Ventanni e Gaetano Bruno, dal professor Francesco Gallo Mazzeo, noto docente, critico e storico dell’arte e dai soci della giovane associazione culturale FrameWork presieduta da Mirna Ventanni, storica dell’arte e giornalista. Città di Castello è stata nei secoli passati “punto di incrocio di varie tendenze artistiche […] ma lo sviluppo più fiorente ebbe sotto i Vitelli, i quali dettero una precisa fisionomia al gusto costruttivo di quest’ultima città dell’Umbria settentrionale, che nelle costruzioni religiose e civili della rinascenza richiama lo stile architettonico fiorentino, mutandola in un angolo chiaro di Toscana”, così scrive Corrado Rosini nella “Guida estetica della città dei dintorni e dei luoghi vicini”.

Durante il periodo rinascimentale intensi furono i rapporti della famiglia egemone con Firenze e ai quali va collegato anche l’arrivo di Luca Signorelli a Città di Castello. Furono probabilmente i Vitelli a chiamare nella nostra città il pittore cortonese, le cui opere avevano potute apprezzare a Firenze: i Vitelli erano alleati dei Medici e Signorelli era in contatto con i pittori della bottega fiorentina di Andrea del Verrocchio che troveranno spazio nella corte di Lorenzo il Magnifico. Il successo ottenuto da Signorelli nell’ambiente mediceo procurò le commissioni da parte dei Vitelli. L’artista eseguirà una serie di ritratti di alcuni dei componenti più importanti della dinastia castellana tra i quali Niccolò che fu anche podestà di Firenze. Non mancano in città riferimenti alla città di Firenze, tra i quali gli stemmi medicei sulle facciate di palazzo Vitelli alla Mattonata e di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, testimonianza dell’alleanza tra i signori tifernati e la famiglia fiorentina.

Altro legame è quello con Giorgio Vasari, artista poliedrico e uomo di lettere, tra le cui opere viene annoverato anche il complesso fiorentino degli Uffizi. Vasari, sempre grazie ai legami con i Vitelli, fornì i disegni preparatori della decorazione a graffito della facciata del palazzo della Cannoniera. Al termine della visita prima di lasciare Citta’ di Castello ul sindaco Secondi e l’assessore Botteghi hanno consegnato al sindaco di Firenze Nardella una copia dello Sposalizio della Vergine realizzata dalla Bottega Tifernate ed un piatto in ceramica, realizzato da Ceramiche Noi, alla presenza dei maestri, Stefano Lazzari e Lorenzo Giornelli.

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