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Progetti di “Vita indipendente” per persone con disabilità residenti in Alta Valle del Tevere: domande per i contributi fino al 25 agosto

Da oggi fino al 25 agosto 2023 sarà possibile presentare domanda per richiedere i contributi finalizzati all’attivazione di progetti di “Vita indipendente” rivolti a persone con disabilità residenti negli otto comuni dell’Alta Valle del Tevere (Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e Umbertide). In qualità di capofila della Zona Sociale 1, l’amministrazione comunale tifernate ha pubblicato l’avviso pubblico di selezione delle istanze per la realizzazione di progetti personali finanziati dal Piano Sviluppo e Coesione della Regione Umbria, che saranno accolte fino a esaurimento delle risorse finanziarie disponibili: 171.407,55 euro. Potranno presentare la propria candidatura i cittadini di età compresa tra 18 e 64 anni, ai quali sia stata riconosciuta una condizione di disabilità ai sensi della legge 104/1992 e che abbiano un ISEE d’importo pari o inferiore a 35.000,00 euro. Sono previste deroghe per i minori di 18 anni che abbiamo comunque compiuto almeno i 16 anni, ai quali sia stata riconosciuta la possibilità di effettuare uno stage formativo o lavorativo al fine di concludere il percorso di istruzione da parte dell’istituto scolastico al quale sono iscritti, e per gli anziani di età superiore ai 64 anni che abbiano in corso un progetto personale per la “Vita indipendente” al quale dare continuità.

“Garantire alle persone con disabilità la possibilità di vivere con piena consapevolezza, assumendosi la responsabilità delle proprie scelte nel perseguire, alla pari con gli altri, la propria autonomia possibile è l’obiettivo principale dei progetti di ‘Vita indipendente’, che rappresentano un’importante risposta di civiltà alle esigenze dei cittadini più fragili della comunità”, commenta l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti. “Fare in modo che le persone con disabilità abbiano l’opportunità di scegliere come e dove vivere la propria esistenza – puntualizza Calagreti – è una conquista indispensabile, che una collettività è chiamata a fare propria e a sentire come responsabilità”.

I progetti potranno essere realizzati in un contesto abitativo singolo o in co-housing in piccoli gruppi di massimo tre persone e i contributi economici potranno essere finalizzati all’attuazione degli interventi per l’inclusione sociale proposti, ma anche per l’assunzione di assistenti personali, la locazione dell’unità immobiliare, gli ausili tecnologici all’autonomia personale. Nell’avviso pubblico, consultabile sull’albo pretorio del portale istituzionale del Comune di Città di Castello e nella sezione “Il Comune informa” (dove è disponibile anche la modulistica di domanda), sono riportate le modalità di presentazione dei progetti, che verranno selezionati e sostenuti dall’Ufficio di Piano della Zona Sociale 1.

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