“Accogliere nella casa dei tifernati il consiglio direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Perugia è motivo di grande orgoglio e ci permette di sottolineare la stima e l’apprezzamento per tutti i professionisti che operano nella nostra realtà con competenza e serietà, in un servizio quotidiano alla legge e ai cittadini che è uno dei fondamenti più saldi sui cui si regge la società”. E’ il messaggio con cui ieri pomeriggio il sindaco di Città di Castello Luca Secondi ha salutato insieme all’assessore Michela Botteghi i legali riuniti nella sala del consiglio comunale per partecipare ai lavori della prima seduta itinerante del consiglio direttivo dell’Ordine degli avvocati di Perugia e confrontarsi su alcuni dei temi più attuali della professione, come l’equo compenso e l’incidenza della nuova riforma della giustizia nei rapporti genitoriali.
L’iniziativa di organizzare nei territori della provincia le riunioni dell’esecutivo è stata ideata dal presidente Carlo Orlando per radicare e rafforzare la vicinanza e i contatti tra gli avvocati e l’Ordine, ma anche raccogliere le esigenze di ogni iscritto. “Rimettere al centro della società civile l’avvocatura e la sua funzione sociale è un obiettivo a cui teniamo particolarmente”, ha detto il presidente Orlando, che ha sottolineato la volontà di “far sentire a tutti i colleghi che l’Ordine è presente, vicino e sensibile alle loro istanze, ma anche che il loro contributo è fondamentale nei processi decisionali a cui siamo chiamati”. “Partire da Città di Castello e dal suo comprensorio era doveroso – ha spiegato Orlando – perché l’Altotevere esprime il maggior numero di colleghi iscritti nel territorio provinciale”.
“Essere qui – ha puntualizzato – è un segnale di attenzione per tutti coloro che svolgono la professione in questo territorio e per le istituzioni pubbliche locali, soprattutto dopo la soppressione della sede distaccata a Città di Castello del Tribunale di Perugia avvenuta alcuni anni fa”. “La nostra professione – ha sottolineato il presidente dell’Ordine – attraversa un momento di grande trasformazione e ci sono tante nuove sfide che chiamano tutti noi a essere sempre più preparati e qualificati per poter essere interlocutori credibili in tutti gli ambiti della società nei quali operiamo”.