Il consiglio comunale approva il regolamento di Polizia, Sicurezza Urbana e Daspo Urbano: l’obiettivo è di salvaguardare la convivenza civile, la sicurezza dei cittadini e la più ampia fruibilità dei beni comuni

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Con 19 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, FDI, FI, Lega, Castello Civica, Lista Civica Marinelli Sindaco e l’astensione dell’Unione Civica Tiferno, il consiglio comunale ha approvato il regolamento di Polizia, Sicurezza Urbana e Daspo Urbano. Con la deliberazione dell’atto, sono state abrogate tutte le precedenti disposizioni regolamentari in materia di polizia urbana e sicurezza urbana
Il regolamento. Formato da 43 articoli e dalla sezione specifica dedicata alle aree identificate per l’applicazione del Daspo urbano, il regolamento disciplina i comportamenti e le attività comunque influenti sulla vita della comunità cittadina, al fine di salvaguardare la convivenza civile, la sicurezza dei cittadini e la più ampia fruibilità dei beni comuni. Per ottenere questo obiettivo, attraverso la disciplina comunale vengono stabiliti i comportamenti da tenere, nel rispetto delle normative di legge vigenti, negli spazi e nelle aree pubbliche; le disposizioni per garantire la pulizia, il decoro e la tutela degli spazi e delle aree pubbliche e private; le modalità di tutela della quiete pubblica e della sicurezza urbana. Sono altresì disciplinate le attività di vigilanza e le sanzioni in caso di comportamenti che contravvengano le norme di legge.

Nella sezione riservata al Daspo urbano, il provvedimento di divieto di accedere a un determinato luogo per motivi di ordine pubblico a carico di chi abbia posto in essere condotte in contrasto con il decoro urbano, vengono individuate i luoghi oggetto di applicazione, suddivisi in centro storico; aree pubbliche per il trasporto; strutture sanitarie; scuole pubbliche e private situate all’esterno delle mura urbiche; i complessi monumentali, le aree e i parchi, il verde pubblico, gli impianti sportivi situati al di fuori del centro storico; le zone e le aree commerciali di particolare rilievo, con consistente flusso di persone, situate al di fuori del centro storico. Il compito di far osservare le disposizioni del regolamento spetterà in via principale al personale appartenente al corpo di Polizia Locale di Città di Castello, nonché, in via speciale e limitatamente alle materie di specifica competenza, ad altri soggetti istituzionali deputati (dipendenti comunali, enti e aziende erogatori di pubblici servizi, funzionari delle Unità Sanitarie Locali, guardie zoofile – ambientali, guardie ecologiche volontarie previste dalla legge regionale, il personale di altri enti preposti alla vigilanza qualora sia consentito dalla legge e previsto da specifica convenzione con il Comune) e gli appartenenti a corpi e organi di polizia statale.


Dibattito. L’assessore alla Polizia Locale Rodolfo Braccalenti ha illustrato il regolamento alla presenza del comandante della Polizia Locale Emanuele Mattei, sottolineando l’obiettivo di “contrastare le azioni che ostacolano l’incolumità dei cittadini in determinati luoghi pubblici, tramite sanzioni o stabilendo il divieto di accesso in queste zone per quei soggetti che causano sistematici comportamenti molesti”. “Negli ultimi tempi Città di Castello, come tutte le città di Italia, è cambiata, per cui con questo regolamento ci proponiamo di assicurare una modalità di sicurezza urbana moderna”, ha affermato Braccalenti, evidenziando come “l’introduzione del Daspo urbano sia finalizzata a incidere fortemente su quei comportamenti errati che possono essere particolarmente rischiosi e fastidiosi per la comunità, in stretta collaborazione e in coordinamento con la Questura di Perugia”. “Come amministrazione abbiamo voluto velocizzare i processi di adesione alle norme del decreto Minniti relativo alla Sicurezza Urbana per determinare condizioni di maggiore sicurezza per il nostro territorio, fronteggiando attraverso le norme contenute nel regolamento alcune situazioni che finora hanno creato particolare disagio, sulle quali il sindaco è stato, spesso, costretto a procedere con ordinanze urgenti per contrastare comportamenti che si sono ripetuti nel tempo”. “Sarà fondamentale – ha fatto presente Braccalenti – l’apporto della Polizia Locale che sta operando già da tempo con grande solerzia e sarà chiamata ad applicare e far rispettare le regole, motivo in più per il quale abbiamo intrapreso anche il percorso di armamento del corpo, al fine tutelarne la sicurezza e consentirgli di procedere in condizioni idonee al controllo del territorio”. Parlando di “contenuti apprezzabili e condivisibili finalizzati a rendere la città più vivibile e decorosa”, il consigliere Roberto Marinelli (Lista Civica Marinelli Sindaco), ha espresso “perplessità sulla disciplina della musica negli orari notturni, che prevede un limite alle ore 24.00 per gli esercizi pubblici ed altri locali similari”.

“Sarebbe opportuno garantire una maggiore flessibilità, soprattutto guardando alle sagre che si svolgono all’esterno delle mura urbiche, che difficilmente potrebbero sottostare allo stesso limite. Un limite che, invece, potrebbe penalizzare le attività del centro storico”, ha sostenuto l’esponente della minoranza, che ha chiesto di “ampliare il termine previsto” e di comprendere “quali sono i parametri in base ai quali l’amministrazione comunale potrebbe estendere a sua discrezione la fascia oraria in questione”. Il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani ha chiamato in causa la recente sentenza di Brescia, “dove il Comune è stato condannato in maniera pesante per le emissioni acustiche prodotte dagli avventori di alcuni esercizi commerciali oltre l’orario di chiusura”, per segnalare “il rischio che anche l’amministrazione comunale tifernate, nonostante la formulazione dell’articolo 30 del regolamento, possa essere esposta a richieste di risarcimento”. “Il comune dovrebbe farsi promotore nei confronti dell’Anci della sollecitazione alla promulgazione di una legge quadro nazionale”, ha aggiunto il consigliere, che è entrato nel merito del regolamento per osservare come “tante buone intenzioni dovranno essere sottoposte tra un anno a una verifica delle effettive ricadute”, riferendosi a questioni come il decoro e la pulizia delle aree dismesse, la manutenzione di edifici privati. “Voterò a favore perché riconosco lo sforzo che è stato fatto, ma dovremo fare necessariamente un bilancio dell’effettiva efficacia del regolamento, che per essere attuato avrà bisogno di un organico più ampio della Polizia Locale rispetto all’attuale”, ha concluso Lignani. Il consigliere del PD Massimo Minciotti si è detto “molto felice della redazione di questo regolamento per tre obiettivi principali: la salvaguardia della convivenza civile, la tutela della sicurezza cittadina, l’ampia fruibilità dei beni comuni”. “E’ importante che i cittadini prendano consapevolezza dei comportamenti sbagliati, ma anche dei doveri ai quali sono tenuti, sapendo che con maggiore responsabilità e senso civico tante situazioni potrebbero migliorare”, ha detto il consigliere, facendo riferimento ai vandalismi, alla manutenzione delle proprietà, ma anche alla gestione degli animali e del decoro urbano. Nel preannunciare il proprio voto favorevole, il capogruppo di Fi Tommaso Campagni ha sottolineato come “il regolamento tratti tutti gli ambiti, con l’obiettivo di garantire aspetti come sicurezza e decoro”.

“Le intenzioni sono giuste – ha osservato il rappresentante della minoranza – ma nella pratica concreta bisognerà capire se la Polizia Locale riuscirà a garantire con le proprie forze il raggiungimento degli obiettivi: ecco perché è necessario valutare un ampliamento dell’organico”. A parlare di “una disciplina che va a regolamentare alcuni aspetti fondamentali della convivenza civile” è stato il capogruppo del PD Gionata Gatticchi, che ha segnalato come questo strumento “dettagli tante previsioni contenute in norme di rango primario già esistenti”. “L’operazione che andiamo a fare è quella di regolamentare in maniera sistematica alcuni strumenti, come il Daspo urbano, perché possano trovare applicazione concreta le norme in vigore”, ha spiegato Gatticchi, evidenziando che “sarà necessario pensare anche al reperimento delle risorse indispensabili ad attuare le disposizioni del regolamento”. Il capogruppo della Lega Valerio Mancini ha sottolineato come sia stato fatto “sicuramente un buon lavoro”. “I tifernati dimostrano nella maggior parte dei casi di saper adottare comportamenti adeguati, ma è evidente che, di fronte a situazioni del vivere civile nuove, si imponga la necessità di prevedere tutta la casistica”, ha osservato il consigliere, che ha rimarcato “la difficoltà di dare applicazione alle norme, in mancanza di una cornice legislativa”.

Mancini ha quindi invitato l’amministrazione comunale a “una maggiore flessibilità su alcuni aspetti, come la disciplina delle fasce orarie per il gioco del biliardino” e a una “maggiore rigidità nei confronti dei privati che non vogliono garantire un’adeguata manutenzione degli edifici”, condividendo l’esigenza di “un check-up tra un anno sull’effettiva attuazione del regolamento”. Il sindaco Luca Secondi ha preso la parola per sottolineare come il regolamento “metta insieme tutta una serie di norme di buonsenso civico che vengono rafforzate”. “E’ una disciplina che non vuol avere una connotazione primariamente repressiva, ma si pone l’obiettivo di evidenziare i comportamenti che i cittadini sono tenuti a rispettare, perché siano maggiormente consapevoli delle responsabilità del vivere civile”, ha spiegato Secondi, che ha preannunciato come “al regolamento sarà data la più ampia diffusione per favorire una maggiore educazione civica collettiva” e ha anticipato che “entro l’anno saranno predisposte le procedure di potenziamento della Polizia Locale, sia sul versante degli ufficiali che degli agenti semplici”. “Con le forze dell’ordine abbiamo istituito un tavolo di sicurezza per monitorare la situazione e darci un codice di gestione delle diverse casistiche”, ha riferito il sindaco, che ha puntualizzato: “va ricordato in ogni caso che su aspetti come il Daspo Urbano, per il quale individuiamo solo le zone della città, sono le forze di pubblica sicurezza ad avere la titolarità degli interventi, non la Polizia Locale”. Il primo cittadino per quanto riguarda le emissioni acustiche e le limitazioni alla musica, ha chiarito che “ci sarà flessibilità, perché l’amministrazione comunale può concedere deroghe per il centro storico, dove tuttavia la gestione delle situazioni è ben diversa dalle sagre paesane che si esauriscono in pochi giorni, visto che solo per il cartellone di ‘Estate in c

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