Primo Piano Notizie

Il consiglio comunale di Città di Castello delibera l’armamento della Polizia Locale

Gli agenti della Polizia Locale di Città di Castello saranno equipaggiati con un’arma. E’ quanto ha deciso il consiglio comunale nella seduta di ieri sera, autorizzando il porto dell’arma da parte degli agenti di Polizia Locale, secondo le modalità previste dalla normativa vigente, e approvando il regolamento per la disciplina dell’armamento della Polizia Locale con i 19 voti favorevoli (14 di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e 5 di FDI, FI, Lega, Castello Civica, Lista Civica Marinelli Sindaco) e un’astensione (Unione Civica Tiferno). L’atto votato dall’assemblea sarà trasmesso per opportuna conoscenza al prefetto e al questore di Perugia e il regolamento sarà pubblicato in maniera permanente sul sito istituzionale del Comune.


Il regolamento. Composto da 19 articoli, il regolamento entrerà in vigore al termine dei 15 giorni di pubblicazione successivi alla deliberazione del consiglio comunale. Il documento disciplina le modalità di assegnazione dell’arma per difesa personale agli addetti del corpo in possesso della qualifica di agente di Pubblica Sicurezza e la sua gestione in servizio e fuori servizio.

L’arma potrà essere una pistola semiautomatica o a rotazione da scegliere tra i modelli iscritti nel catalogo nazionale delle armi comuni da sparo. Per la custodia delle armi e delle munizioni dovranno essere allestiti armadi metallici corazzati con chiusura del tipo a cassaforte, in appositi locali riservati all’armeria. I servizi che dovranno essere svolti necessariamente con l’arma in dotazione saranno quelli di vigilanza e protezione della casa comunale; di vigilanza e protezione della sede della Polizia Locale e dell’armeria del corpo; di pattugliamento con auto, moto e appiedato; di pronto intervento; di addestramento al tiro al poligono; di collaborazione con le forze di polizia dello Stato. Gli agenti della Polizia Locale in possesso della qualifica di agente di Pubblica Sicurezza potranno prestare servizio armato dopo aver conseguito il necessario addestramento e dovranno superare ogni anno almeno tre corsi regolamentari di lezioni di tiro a segno, presso poligoni abilitati per l’addestramento al tiro con armi comuni da sparo.


Dibattito. “Con questa deliberazione – ha spiegato il sindaco Luca Secondi tirando le somme del dibattito – rispondiamo a una evoluzione normativa che affida nuovi compiti alla Polizia Locale e alla richiesta che ci è stata rivolta dalle forze dell’ordine del territorio di supportarle con lo svolgimento di servizi integrati di vigilanza”. “Provvedendo all’equipaggiamento necessario, mettiamo quindi gli agenti della Polizia Locale nelle condizioni idonee per assolvere alle proprie funzioni nei servizi esterni a cui sono chiamati, ma per cultura politica restiamo convinti che la sicurezza urbana non si garantisce con le armi e ribadiamo che la Polizia Locale non è una forza di pubblica sicurezza, ma è di ausilio alla gestione della pubblica sicurezza”, ha chiarito il sindaco, preannunciando entro la fine dell’anno le procedure di selezione del personale necessarie a potenziare l’organico del corpo. Una posizione che, alla presenza del comandante della Polizia Locale Emanuele Mattei, era stata espressa in apertura di dibattito anche dall’assessore con delega alla Polizia Locale Rodolfo Braccalenti: “come amministrazione comunale siamo politicamente contrari all’arma come oggetto fine a se stesso e nello specifico gradiremmo che al Polizia Locale fosse esclusivamente una polizia amministrativa”.

“Prendiamo atto però che le leggi dello Stato e della Regione Umbria la qualificano come un corpo che per compiti e funzioni è quasi alla pari delle altre forze dell’ordine”, aveva evidenziato l’assessore, rimarcando le “sempre più frequenti richieste di collaborazione da parte delle altre forze di polizia, da parte della Prefettura e della Questura, per servizi di ordine, sicurezza pubblica e sicurezza urbana” e il fatto che “come nel caso del nuovo regolamento di polizia e sicurezza urbana che abbiamo approvato in consiglio comunale, dobbiamo tenere conto di situazioni che richiedono inevitabilmente una maggiore attenzione e presenza nel controllo del nostro territorio”. “Ribadendo che per legge l’arma in dotazione alla Polizia Locale è per difesa personale e non per altri usi, con l’approvazione del dispositivo sull’armamento diamo la possibilità al corpo di essere più efficiente e professionale, potendo contare anche su un organico composto da agenti qualificati e con un’età media abbastanza giovane”, aveva sostenuto Braccalenti, ricordando che “anche la partecipazione a bandi o progetti ministeriali prevede tra i prerequisiti che la Polizia Locale sia armata”.

Il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani aveva aperto la discussione in aula affermando: “l’armamento della Polizia Locale è il coronamento di una battaglia di 20 anni della destra politica di Città di Castello, che finalmente ottiene un obiettivo sostenuto da sempre con convinzione”. “Voteremo a favore, senza guardare ai numeri di una maggioranza che potrebbe non arrivare a 13 perché evidentemente, per stessa ammissione della giunta, deve ingoiare un rospo amaro”, aveva osservato l’esponente della minoranza, sottolineando che finalmente l’amministrazione comunale si fosse adeguata alla normativa vigente. “Il capogruppo della Lega Valerio Mancini aveva ricordato come il carroccio fosse “la forza politica che ha chiesto di più questo regolamento”. “La nostra Polizia Locale – ha detto l’esponente della minoranza – potrà svolgere i servizi che prevedono l’armamento, ai quali non avrebbe potuto assolvere in mancanza dell’adeguamento da parte del Comune alla normativa vigente”.

“E’ un bene che si volti pagina, che si metta la nostra Polizia Locale nella condizione di aiutare le forze dell’ordine che operano nel territorio e che il personale venga formato all’uso dell’arma, che resta uno strumento di autodifesa”. A evidenziare che “fin dall’avvio della legislatura la nostra richiesta sia stata quella di dotare la Polizia Locale di dispositivi idonei di sicurezza personale” era stata la capogruppo di FDI Elda Rossi, che aveva precisato: “vogliamo agenti che possano difendersi, non che vadano in giro a sparare”. “E’ importante garantire servizi di controllo h24 e la Polizia Locale così potrà svolgere un’efficace funzione di ausilio alle forze dell’ordine”, aveva aggiunto la rappresentante della minoranza, sottolineando sia l’importanza di “prevedere la figura del vigile di quartiere, sia in città che nelle frazioni, per rafforzare il senso di sicurezza dei cittadini”, sia di “aumentare in maniera consistente l’organico della Polizia Locale”.

Il capogruppo del PD Gionata Gatticchi aveva preso la parola per rimarcare che “voteremo nella stessa maniera della destra, ma con una visione diametralmente opposta sulla sicurezza”. “La nostra è una scelta di pragmatismo, di fronte all’evidenza di una evoluzione normativa che ci consegna una Polizia Locale chiamata a svolgere un ruolo molto diverso da quello per cui era nata”, aveva chiarito il rappresentante della maggioranza. “Il regolamento sull’armamento non va in direzione di una stretta sulla repressione, ma – ha detto Gatticchi – diventa necessario per mettere i nostri agenti nelle condizioni di svolgere i compiti di ordine pubblico a cui la nostra Polizia Locale è chiamata”. A spiegare che “il regolamento sull’armamento della Polizia Locale garantisce la piena operatività degli agenti, che sono chiamati con sempre maggiore frequenza a interagire con le forze dell’ordine” era stata la consigliera del PD Alessandra Forini, osservando come “la dotazione di un’arma sia richiesta oggi per svolgere qualsiasi tipo di servizio esterno a cui è deputato il corpo, come ad esempio servizi di prossimità e di accertamento anagrafico, non solo quelli di ordine pubblico”.

“Ci sarà la formazione necessaria e ci sarà alla fine una migliore organizzazione del controllo del territorio”, aveva sostenuto la consigliera. Il consigliere del PD Massimo Minciotti era intervenuto per sostenere che “armare la Polizia Locale, oltre che un adempimento di legge necessario, sia una risposta proporzionata alle esigenze di difesa personale degli agenti, che sono chiamati a svolgere importanti servizi di prevenzione”. “Anche io sono un sostenitore del vigile di quartiere e l’armamento della Polizia Locale è una prima tappa per il miglioramento complessivo dei servizi, a cui – aveva puntualizzato Minciotti – dovrà seguire una opportuna selezione di personale, che permetta l’accesso delle forze necessarie a integrare l’attuale organico”. Nel preannunciare la propria astensione, il capogruppo dell’Unione Civica Tiferno Filippo Schiattelli aveva spiegato: “sarei stato favorevole in presenza di un organico della Polizia Locale adeguato dal punto di vista numerico, ma attualmente invece è sottodimensionato e questo senza un’adeguata pianificazione dell’arruolamento di personale non renderà facile garantire i servizi per i quali gli agenti oggi vengono armati”.

“Ecco perché – aveva aggiunto – è necessario indire un nuovo concorso, ma anche installare nuove telecamere di videosorveglianza, specie nelle frazioni”. In sede di dichiarazioni di voto, il consigliere della Lista Civica Luca Secondi Sindaco Fabio Bellucci aveva preannunciato il pronunciamento favorevole del gruppo consiliare osservando: “i cittadini non si sentiranno certo più sicuri perché gli agenti di Polizia Locale portano una pistola, ma qui si tratta di garantire primariamente la sicurezza del personale del corpo, chiamato a servizi nel territorio che sono, questi sì, importanti per la percezione di tutela della propria incolumità da parte dei tifernati”. “Per svolgerli al meglio, ci sarà certamente bisogno di aumentare l’organico della Polizia Locale”, aveva aggiunto l’esponente della maggioranza. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere del PSI Luigi Gennari, che aveva chiarito: “voteremo convintamente a favore del regolamento per l’armamento della Polizia Locale, perché è necessario”. “Vogliamo una maggiore presenza degli agenti del corpo nel territorio: un equipaggiamento adeguato darà più efficacia all’azione del nostro personale e permetterà ai cittadini di sentirsi più al sicuro”, aveva sostenuto Gennari.

Commenti
Exit mobile version