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Solidarietà: al via a Monte Santa Maria “Arnie solidali”

La solidarietà è un fiume che si alimenta attraverso tanti piccoli affluenti: a volte a portarle acqua sono piccoli ruscelli, poco più che rivoli. Spesso provengono da fonti diverse ed è proprio il loro convergere che ne esalta il ruolo e l’importanza. Arnie colorate realizzate da un ente del terzo settore del nord Italia, un’organizzazione di volontariato altotiberina che riesce a coinvolgere nell’operazione altre realtà no profit e, come beneficiarie, sia lavoratori alle prese con le conseguenze di una spaventosa calamità naturale sia un sodalizio impegnato ad aiutare persone meno fortunate. “Con quest’operazione abbiamo creato una sorta di cerchio dell’amore”: a coniare la definizione è Iris Valorosi, presidente della Palestra delle Emozioni Odv, uno dei tasselli di questo mosaico.

“Tramite una persona di fiducia con la quale abbiamo collaborato vari anni fa sia per il terremoto che per l’alluvione che avevano colpito la Bassa Padana e dalla quale abbiamo poi ricevuto tanta collaborazione nella fase del post-terremoto in Umbria – spiega – siamo entrati in contatto con realtà emiliane colpite dalla recente alluvione. Abbiamo saputo delle difficoltà degli apicoltori del posto, enormi se si pensa che si parla di oltre 4 miliardi di api morte a seguito dei noti fatti, ed allora abbiamo pensato che aiutarli sarebbe stato utile anche a “I sogni”, una cooperativa sociale di Gandino, in provincia di Bergamo, che tra le sue attività gestisce un centro diurno per disabili che frequentano laboratori di falegnameria, pittura, apicoltura e altre attività ergoterapiche e, tra l’altro, realizza arnie, che vengono poi dipinte dai ragazzi. Acquistarle, per poi donarle agli apicoltori emiliani, ha quindi l’ulteriore scopo di supportare la cooperativa.

La Palestra delle Emozioni Odv ha già acquistato un consistente quantitativo di queste arnie ed altre due associazioni con cui sono in contatto lo faranno prossimamente, per cui effettueremo un’unica consegna”. Per finire, un insegnamento che arriva dai più piccoli: “Un bambino di circa 9 anni – racconta Iris Valorosi – dopo aver ascoltato la conversazione tra me e sua mamma, che è una nostra volontaria, ha subito detto che voleva comprare un’arnia con i suoi risparmi: questa recherà dunque il suo nome”

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