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Edilizia Scolastica – Città di Castello, pronta per i primi mesi del 2024 la rinnovata sede del Liceo “Plinio il Giovane”La consigliera Borghesi fa il punto sullo stato dei lavori rispondendo ad una interrogazione di Dominici. “Progetto altamente avanzato”

Sarà pronta per i primi mesi del 2024 la sede centrale del Liceo statale “Plinio il Giovane” di Città di Castello, dopo i lavori di completa ristrutturazione e di adeguamento sismico.
Lo ha comunicato in Consiglio provinciale la consigliera delegata all’edilizia scolastica Erika Borghesi, rispondendo ad una interrogazione presentata sull’argomento dal consigliere della Lega Giovanni Dominici.
In particolare Dominici, con il suo documento, sollevava il problema dei disagi avvertiti dagli studenti trasferiti temporaneamente presso la “Palazzina Bini” e chiedeva di fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori.


Con un investimento del valore di 4 milioni e 750 mila euro, la Provincia di Perugia sta operando sull’edificio storico, sede del Liceo “Plinio il Giovane”, realizzando due importanti interventi: l’adeguamento sismico attraverso un avanzato sistema di isolatori sismici e l’efficientamento energetico che prevede un completo risanamento delle facciate. “Il tutto – come spiegato da Borghesi – conservando e salvaguardando la struttura storica esistente”. Un intervento per il quale è impegnata una ditta “altamente qualificata come richiede la tipologia del progetto”.


“La Provincia di Perugia – ha esordito Borghesi – è una delle prime in Italia ad aver ricevuto finanziamenti importanti. Ed anche su Città di Castello stiamo intervenendo in maniera significativa. Rispetto alla vicenda in questione – ha poi riferito la consigliera – fin dallo scorso anno abbiamo avviato una fattiva interlocuzione con il Comune e con i dirigenti scolastici affinché, in vista dei lavori, si potessero individuare idonei spazi in cui trasferire momentaneamente le attività didattiche. Da questo fitto confronto è scaturito un accordo che ha previsto l’individuazione di sei aule presso la Palazzina Bini, dodici presso l’Istituto Patrizi Baldelli Cavallotti e nove presso l’Istituto Tecnico Franchetti Salviani”.

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