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CDCINEMA: Grande successo per la pellicola di Elena Giogli su Dino Marinelli a Petrelle


Petrelle. Sold out, come si dice in questi casi, tutto esaurito per il documentario delle meraviglie, “Il custode della memoria”, che a un anno dalla sua anteprima continua ad attirare pubblico e a ricevere grandi consensi.
A Petrelle, nella suggestiva cornice del parco della chiesa di San Zeno, risalente al 1300, moltissimi spettatori presenti, alcuni rimasti anche in piedi pur di vedere l’opera e partecipare all’incontro con la regista Elena Giogli, con il protagonista Dino Marinelli e il direttore della fotografia Cristian Doti.
La pellicola che racconta la vita dello storico custode della Pinacoteca di Città di Castello è stata presentata nell’ambito della sezione “Fuori Cortile” della rassegna CdCinema 2023, in collaborazione con l’associazione San Zeno APS. In platea anche l’illustre tifernate Mario Capanna, ex politico e scrittore, che ha salutato il pubblico ed elogiato il documentario, spiegando che la memoria è un valore essenziale per l’uomo, che va vivificata e trasmessa; questo film – ha aggiunto – riesce a colpire in profondità e creare suggestioni anche nelle giovani generazioni, toglie dalla dimenticanza la storia della nostra città e della nostra regione e per questo è prezioso.

Capanna ha poi ricordato gli anni in cui era un giovane studente del liceo classico di Città di Castello e spesso saltava il pranzo per andare in Pinacoteca, dove a quel tempo c’era anche la biblioteca, per consultare grandi libri e enciclopedie e qui ad aiutarlo c’era proprio Dino Marinelli: in quel luogo meraviglioso, culla di arte e cultura, nacque la loro amicizia.
Dino Marinelli ha quindi raccontato un aneddoto emozionante: l’incontro con un giovane ammiratore sconosciuto, un bambino marocchino che vive a Città di Castello con la sua famiglia, che qualche settimana fa gli si è presentato per complimentarsi con lui dopo aver visto il film.

La regista Elena Giogli ha dichiarato che è bellissimo avere tanti riscontri positivi anche da chi non conosceva Dino, come questo giovane ammiratore e che i tanti premi italiani e internazionali sono una gratificazione per lei e per la troupe, ma che il riconoscimento più importante resta sempre vedere così tante persone presenti alle proiezioni, anche dopo un anno di tournée del film. Presenti all’evento numerosi cittadini stranieri, che hanno potuto comprendere l’opera grazie ai sottotitoli in inglese e che sono rimasti affascinati dalla storia del nostro territorio, anche grazie all’accurato utilizzo dei materiali d’archivio, che hanno restituito una suggestiva immagine della Tiferno che fu. Ora la Grecia attende questa fortunata pellicola: Il custode della memoria ad agosto sarà proiettato al festival internazionale del cinema di Creta e chissà quante altre sorprese riserverà il futuro.
 

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