Ierapetra, Creta. Un altro grande riconoscimento, stavolta dalla terra degli Dei, per il documentario di Elena Giogli, che racconta la vita di Dino Marinelli, lo storico custode della Pinacoteca di Città di Castello, straordinario scrittore, giornalista e poeta, anima vera e popolare della sua città. Dopo essere arrivato dall’Umbria fino al Hollywood, con la selezione al festival del cinema di Los Angeles e aver ricevuto premi dall’India, da Nizza, da Berlino, da Palermo e aver trionfato su 400 documentari in gara a Roma per il premio di Rai Cinema, “Il custode della memoria” festeggia un anno di tournée mondiale con questo importante riconoscimento dalla Grecia.
Il festival internazionale del documentario di Creta, partner del prestigioso festival di Cannes, è giunto alla sua decima edizione e si svolge nella bellissima località marina di Ierapetra, la città più a Sud d’Europa, che ogni anno attrae un gran numero di professionisti dell’industria cinematografica mondiale.
Quest’anno la kermesse fondata dalla regista Eleni Vlassi si è svolta dal 5 al 13 agosto, ben 260 i film in concorso provenienti da 38 paesi nel mondo e giudicati da una giuria internazionale di professionisti del mondo del cinema, dell’arte, della letteratura e delle scienze.
“Il custode della memoria” è stato proiettato per ben due volte nel corso della rassegna, con sottotitoli in greco e in inglese, riscuotendo un grande successo da parte del pubblico internazionale presente sull’isola di Creta.
Nella serata finale di domenica 13 agosto, la giuria internazionale presieduta dal Rettore dell’Università di Atene Christophoros Charalambakis e formata dal capo de dipartimento di Film Studies del New York College Dimitris Panayiotatos, dall’autrice inglese Vicky Hasandra, la regista francese Marie France Boyer e la sceneggiatrice slovacca Alena Omelkova ha decretato che la pellicola di Elena Giogli fosse particolarmente meritevole e le ha assegnato il secondo premio come miglior documentario internazionale.
“In quest’opera – si legge nella motivazione – il racconto di un uomo, Dino Marinelli, si fa storia di un popolo, la vita stessa del protagonista diviene un’opera d’arte che arricchisce lo spettatore, come la visione delle opere che egli stesso ha custodito nel corso della sua vita. La regia di Elena Giogli è stata poetica, toccante, rispettosa di questo personaggio e coinvolgente”.
La regista tifernate Elena Giogli, premiata dal noto attore greco Christos Solomos, parlando in greco e in inglese dal palco della grande piazza del porto di Ierapetra, ha ringraziato la giuria e il numeroso pubblico presente. Nel suo discorso la regista ha salutato Dino Marinelli e Città di Castello, ha poi spiegato che arte, storia, cultura e poesia sono alla base del suo racconto e, quando si parla di questi argomenti, il popolo greco è maestro fin dalla storia antica, per questo motivo ricevere un premio così prestigioso proprio dalla Grecia è fonte di gioia e orgoglio.
Il primo premio è stato assegnato alla regista americana di origine greca Anna Giannotis per il documentario “I nuovi greci americani” mentre il regista americano Gerald McCollouch si è classificato terzo con il documentario “Bloccati in Grecia, la crisi dei rifugiati LGBTQ”.
Un grandissimo successo dunque per “Il custode della memoria” che, pur non trattando argomenti legati strettamente al popolo greco, si è aggiudicato la statuetta della dea della fertilità, un prezioso manufatto d’arte minoica, riproduzione dell’originale ritrovato nel palazzo di Cnosso, custodito nel museo di Heraklion, la capitale di Creta.
Una grande soddisfazione per tutti coloro che hanno lavorato a questo documentario delle meraviglie che porta prestigio a Città di Castello e all’Umbria intera e non smette mai di stupire.
Nelle foto:
Elena Giogli premiata dall’attore greco Christos Solomos