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Le Donne, il Mare, l’Approdo”, successo di pubblico e critica per Moira Lena Tassi al Bolano di Portoferraio

Un’ onda travolgente di emozioni ha rapito gli spettatori durante l’eccezionale performance “Le Donne, il Mare, l’Approdo”, ideata da Moira Lena Tassi nel magico scenario dell’ Open Air Museum Italo Bolano e andata in scena la sera della vigilia di ferragosto.
Un vortice di sentimenti tra pianto, commozione, rabbia e pietas ha permeato l’ atmosfera, creando così un’ esperienza unica e coinvolgente. Originariamente pensata come un’esibizione unicamente affidata alla poliedrica artista, ma un’ inattesa sorpresa dell’ultimo minuto ha portato la straordinaria pianista Nataliia Batenova a partecipare.


Moira Lena Tassi racconta: “A soli due giorni dall’evento, ho avuto la fortuna di incontrare Natalia Batenova. Prima ancora di conoscerla personalmente, la sua musica aveva già catturato la mia attenzione quando suonò lungo la calata di Portoferraio. Ho avuto subito l’impulso di avvicinarmi e chiederle di condividere la mia performance, e con grande entusiasmo Natalia ha accettato. Quando due artisti entrano in sintonia è sempre una cosa meravigliosa, scocca una scintilla magica e mi ha ringraziata esprimendomi profonda gratitudine perché per lei è nutrimento per l’ anima.
Sono rimasta particolarmente colpita dalla sua storia – aggiunge l’ artista – Natalia Batenova proviene da Lutsk, città dell’ Ucraina nordoccidentale. Circa un anno fa, ha dovuto abbandonare la sua città a causa dei bombardamenti russi. Fuggendo in Italia per non mettere in pericolo la sua vita e quella della bambina che portava in grembo, ha lasciato dietro di sé vita, famiglia, amici e lavoro.

Essere migrante è sempre una scelta dolorosa e per Natalia lo è stato senza dubbio.”
Moira Lena Tassi ha voluto porre l’attenzione sulle storie drammatiche che si portano dietro i migranti che affrontano il pericolo del mare attraverso l’ arte nelle sue molteplici forme espressive. E lo ha fatto anche indossando un abito artistico di sua creazione, come se fosse ” la sposa del mare”, utilizzando tessuti che riflettono le sfumature dei colori del mare.
Nel suggestivo scenario del giardino magico del Museo, è stata esposta l’installazione della Creativa dal titolo “Alle multinazionali il denaro, all’ambiente i rifiuti”. Quest’opera realizzata con stoffe e materiale riciclato ha catturato l’attenzione per il contrasto tra i colori “chiassosi” del simbolo del dollaro e le bottiglie di plastica “contaminate dal nero del petrolio e macchiate con il rosso del sangue versato da tutti gli esseri viventi che muoiono a causa dell’ inquinamento.”


L’ evento ha preso avvio con la lettura appassionata della poesia “Mare e terra” di Alda Merini, fonte di ispirazione per il dipinto “La sposa del mare”, anche protagonista dell’immagine della locandina. L’ atmosfera è stata impreziosita dalle incantevoli note eseguite al pianoforte da Natalia Batenova.
Successivamente la performer ha letto il racconto coinvolgente “Storia di una migrante senza nome”, scritto dall’artista stessa. Alla narrazione è succeduta la lettura della toccante poesia “La vera prigione” di Ken Saro Wiwa, sempre con l’ accompagnamento al piano dalla bravissima musicista ucraina.
L’ artista ha sottolineato: “Ho voluto raccontare il ‘viaggio della speranza’ di migranti provenienti da terre disastrate, come la giovane donna nigeriana protagonista del mio racconto.

Questo lungo e pericoloso viaggio, spesso fatale, rimane quasi sempre avvolto nell’anonimato, e anche per questo ho cercato di evidenziarne le cause. Ken Saro Wiwa, intellettuale e attivista nigeriano fornì una chiara spiegazione della causa di tale fenomeno, denunciando i disastri compiuti da colossi petroliferi come la Shell e per questo fu giustiziato nel modo più brutale 25 anni fa.”
Moira Lena Tassi ha esposto anche un’ opera pittorica che ritrae in primo piano un bambino africano che colpisce per la profondità dello sguardo di chi ha già vissuto drammi che nessun essere umano dovrebbe mai vivere.
L’ artista mira a far riflettere sulla tragica realtà dei migranti e sull’importanza di comprendere le ragioni che li spingono a intraprendere un viaggio così rischioso, con un un impegno a sensibilizzare il pubblico sulle ingiustizie umane, ambientali e sociali
Attraverso l’esposizione di questa significativa installazione, le intense letture, la travolgente musica, le opere pittoriche e la proiezioni di immagini l’artista ci invita a scrutare oltre la superficie delle cose. Ci conduce in un viaggio emotivo e intellettuale, ponendo l’accento sulla complessità dell’esperienza dei migranti e sulla loro ricerca di una vita migliore.
Durante l’emozionante sessione di live painting, l’artista ha plasmato con i pennelli un’immagine di profonda risonanza: una figura femminile rappresentante tutte le anime rimaste intrappolate nelle profondità di un mare che inghiotte una barca, quella dei migranti. Un’onda minacciosa si solleva come simbolo di una realtà in continua trasformazione.
Nel corso dell’esecuzione artistica in diretta, si sono susseguiti immagini proiettate di naufraghi in cerca di salvezza e persone in vacanza al mare, immagini di barconi di migranti si sono alternate a sfavillanti yacht di uomini ricchi, il tutto accompagnato dalla canzone storica e significativa “Salty Dog”.
La fase finale della creazione ha coinvolto anche il pubblico presente, invitato dall’artista a partecipare alla pittura dal vivo. Con un timbro a forma di cuore, immerso nell’ acqua di mare con il colore rosso. Ogni spettatore ha lasciato una traccia permanente sull’opera, simboleggiando i cuori dei naufraghi dispersi in mare. Questo gesto ha dato vita a un’opera collettiva di profonda potenza emotiva, riflettendo l’unione di esperienze umane condivise.
A conclusione dello spettacolo, l’artista ha voluto onorare il Maestro Italo Bolano attraverso la lettura recitata della poesia di Mario Luzi intitolata “Sulla riva” abbinata all’ opera in ceramica d del grande Maestro ” Vita del mare” esposta ai giardini del mare , sempre accompagnata dalla straordinaria esecuzione al piano della talentuosa pianista Ucraina.
Alessandra Ribaldone, perfetta padrona di casa, ha espresso un caloroso ringraziamento all’artista per aver regalato emozioni così intense. E ha sottolineato l’importanza di diffondere il potente messaggio dell’artista in contesti ancora più ampi, poiché il suo impatto travalica i confini dell’evento stesso.

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