L’Alta Valle del Tevere si mobilita in difesa della sanità pubblica e per il rafforzamento dei servizi ospedalieri e della medicina del territorio: mercoledì 23 settembre alle ore 10.00 manifestazione pubblica davanti all’ospedale di Città di Castello

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Mercoledì 23 settembre, alle ore 10.00, gli amministratori di tutti i Comuni dell’Alta Valle del Tevere, i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL, di Confindustria Altotevere e del mondo dell’associazionismo socio-sanitario del comprensorio manifesteranno davanti all’ospedale di Città di Castello in difesa della sanità pubblica e per il rafforzamento dei servizi ospedalieri e della medicina del territorio.

“Sarà il modo di chiedere a Regione Umbria e Usl Umbria 1 un confronto costruttivo per affrontare e risolvere le criticità che sta vivendo la sanità pubblica in Altotevere e rappresentare a una sola voce la necessità che i servizi rivolti ai cittadini vengano migliorati e potenziati con gli investimenti di cui c’è urgente e indifferibile bisogno”, spiega il sindaco di Città di Castello Luca Secondi a nome dei promotori dell’iniziativa, invitando alla mobilitazione “tutti i cittadini che hanno a cuore la tutela della sanità pubblica e vogliono dare insieme a noi un segnale forte e unitario di rivendicazione del legittimo diritto delle comunità della vallata di usufruire, con pari dignità rispetto a tutti gli altri territori dell’Umbria, di prestazioni e livelli assistenziali adeguati agli obiettivi di tutela della salute pubblica”.

Contenuti e modalità organizzative della manifestazione sono stati definiti in una riunione nella residenza municipale tifernate a cui hanno preso parte gli amministratori dei Comuni della vallata, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali e dell’associazionismo socio-sanitario che operano a sostegno della sanità pubblica e degli utenti. Un tavolo di confronto permanente che le istituzioni pubbliche hanno aperto con tutti i rappresentanti della società civile coinvolti in ambito sanitario per monitorare la situazione dei servizi nel territorio e concertare le iniziative necessarie a promuovere il buon funzionamento della sanità pubblica. “Nei servizi ospedalieri e della medicina del territorio ci sono problematiche che si trascinano da tempo e che è venuto il momento di risolvere”, ribadisce il sindaco Secondi, che aggiunge: “Regione e Usl Umbria devono sapere che siamo a tutti a disposizione per fare la nostra parte, ma che non possiamo più aspettare risposte attese ormai da troppo tempo”.

Il problema delle liste di attesa, con la necessità di garantire prestazioni più celeri e fare in modo che gli utenti, in particolare le categorie protette, possano svolgere in Altotevere gli approfondimenti diagnostici e le visite specialistiche di cui hanno bisogno sarà uno dei temi principali che verranno posti all’attenzione delle autorità regionali, insieme alla carenza di personale sanitario che riguarda tutti i reparti ospedalieri del comprensorio, non solo il pronto soccorso, di fronte alla quale verrà lanciato un appello all’attivazione di un piano speciale di assunzioni. La gestione della medicina del territorio sarà l’altra questione calda della manifestazione pubblica, in considerazione dell’importanza strategica che in questo ambito rivestono sia le attività di prevenzione, che l’intervento precoce sui casi segnalati: la richiesta che verrà rivolta a Regione e Usl Umbria 1 sarà di potenziare gli organici dei medici e degli infermieri del Servizio per le Dipendenze e del Centro di Salute Mentale, alle prese con pesanti criticità al cospetto di un abbassamento dell’età media di accesso ai servizi e dell’aumento delle richieste, ma anche del Servizio Integrato per l’Età Evolutiva, chiamato ad affrontare un vertiginoso innalzamento delle problematiche dei bambini e degli adolescenti anche a seguito della pandemia.

L’attenzione generale verrà richiamata anche sulla gestione della RSA, con la necessità della riattivazione di un numero di posti congruo a disposizione degli utenti fragili delle comunità della vallata, sul potenziamento dell’assistenza domiciliare per persone con disabilità e anziani e sulla necessità di investire sul Servizio Immuno-Trasfusionale per incrementare le donazioni di sangue, che sono indispensabili a sostegno dell’attività ospedaliera. “Queste e altre tematiche sono all’ordine del giorno sui tavoli di tutti gli amministratori del territorio e nei consigli comunali dei comuni della vallata, perché sono costantemente rappresentate con disagio e preoccupazione dai cittadini, dai sindacati e dalle associazioni socio-sanitarie”, osserva il sindaco Secondi. “Crediamo sia venuta l’ora di mettere un punto fermo e che la Regione si faccia carico insieme all’Usl Umbria 1 di aprire il necessario confronto con le istituzioni e l’associazionismo territoriale per iniziare a risolvere con interventi concreti criticità non più accettabili”, puntualizza Secondi.

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