Presentato il drappo del Palio nel ricordo di Fausto Braganti

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Presentato il 1 Settembre a Sansepolcro, nella sala del Consiglio Comunale in Palazzo delle Laudi, alla presenza del Sindaco Fabrizio Innocenti e degli assessori Francesca Mercati e Valeria Noferi, il drappo dipinto del Palio della Balestra 2023 che andrà alla Società vincitrice della storica competizione di balestra antica all’italiana che si disputerà domenica 10 settembre prossima. L’autrice è la pittrice francese Pascale Queval, classe 1951, nota a Sansepolcro soprattutto per essere stata moglie di Fausto Braganti, balestriere con varie competizioni disputate, con un secondo posto conquistato al Palio del 1978 e personaggio rappresentativo per essere appartenuto a varie associazione. Braganti, nato a Sansepolcro proprio in Palazzo delle Laudi, era stato insegnante di lettere italiane a Londra e poi essendo assunto da ALITALIA aveva finito per stabilirsi a Marblehead nel Massachusetts.

Il Palio della Queval è in qualche modo un omaggio al marito, scomparso nel maggio di quest’anno all’età di 82 anni a Tuchan nel sud della Francia. Il Palio era stato realizzato prima della sua scomparsa ed era stato lo stesso Braganti a consegnarlo al Presidente della Società balestrieri Stefano Tarducci. Questo Palio, mi sono permesso di dire, è comunque un ritorno a casa di un personaggio molto amato in città che al Borgo più autentico aveva dato tanto, soprattutto con le sue memorie, i suoi ricordi e il volume “M’arcordo”. Un palio che colpisce per la sua perfetta composizione di forme e di colori; rappresenta la lunga schiera di balestrieri che, in senso prospettico, sembrano muoversi da Gubbio a Sansepolcro. Trattandosi di un Palio a Sansepolcro il cammino non poteva che essere questo arrivando gli ospiti da Gubbio per la competizione. Composizione di colori che ci permettono di distinguere gli inconfondibili rioni della Città toscana piuttosto che le divise viola della Città umbra. Gubbio sullo sfondo e Sansepolcro in primo piano. Tutte le balestre sulle spalle dei balestrieri sono in posizione diversa e, con l’avvicinarsi alla competizione, finiscono per inchinarsi a terra pronte per essere armate per il tiro. Il balestriere in primo piano è peraltro proprio lo stesso Fausto Braganti; è soprattutto un lavoro che salta agli occhi per la sua piacevolezza e freschezza.

Laureata presso l’Ecole Nationale Superieure des Arts Decoratifs di Parigi, dove ha studiato scenografia, dopo aver lavorato nel cinema e nel teatro a New York e come decoratrice di finestre per Macy’s a Herald Square l’artista ha lavorato presso la MHTV, producendo programmi sulla creatività e sull’arte; in questo periodo, mentre stava filmando un gruppo di studenti delle scuole elementari in visita al Peabody Essex Museum a Salem in Massachusetts (scrigno di vari esempi di arte americana, asiatica, oceanica e africana) decide di dedicarsi all’arte a tempo pieno. I bambini erano lì per conoscere le maschere e poi crearne di proprie e lei, vedendoli, ha una autentica folgorazione.

“Perché essere proprio la persona che registra questo? – si disse la Queval – Potrei anche essere io a farlo”; è così che decide di completare gli studi necessari presso la Salem State University, ed ottiene un posto presso l’allora nuova Marblehead Community Charter Public School, scuola francese, dove lei insegna arte ma anche, essendo cresciuta fuori Parigi, la lingua francese. Passata poi al sistema scolastico pubblico ha insegnato arti visive alle scuole medie e superiori, nonché arti dello spettacolo. Marilyn Hurwitz, preside del liceo, invita poi la Queval a insegnare belle arti a tempo pieno all’MHS Marblehead High School, istituto nel quale rimane, a partire dal 2001, per ben 21 anni.

Il periodo dell’insegnamento è per lei un momento molto felice nel corso del quale ha continuato a tenere vivo anche un suo cammino creativo oltre che custodire con grande cura le esigenze di tutti gli studenti ai quali ha saputo consegnare grande entusiasmo e ai quali ha fatta trovare tanta fiducia in se stessi. “Adoro prendere la materia prima e trasformarla – ha detto la creativa – ho sempre amato manipolare ogni tipo di materia”. In effetti si ricordano le sue qualità nel collage e su varie discipline realizzate con tecniche miste a cui ha applicato il suo background nella scenografia. Ha composte opere in cui ha applicati molti materiali naturali come insetti morti, gusci di aragosta e pelli di serpente o anche materiali di riciclo tra cui rottami di macchine; è quindi un’artista multiforme.

“Ho tanti progetti in mente. Spero di non annoiarmi – ha detto la Queval al momento del suo pensionamento – Non credo che lo farò”. L’artista sembra infatti mantenere la parola data e si sta applicando a vari progetti tra cui quello della pittura di un grande ciclo su stoffa con la realizzazione delle scene di una grande saga di una storia fiabesca da lei stessa scritta. L’immagine che la rappresenta nei suoi profili social è proprio un ritratto di lei nel corso di un momento di pittura en plein hair. Oggi questa artista consegna la sua multiforme creatività anche a Sansepolcro e alla secolare storia del Palio della Balestra stimolando le corde del ricordo e aggiungendo emozione alle tante emozioni che domenica 10 settembre si vivranno in Piazza Torre di Berta. “Non me ne voglia Pascale ma questo è il Palio di Fausto – ha detto Stefano Tarducci – che spero da lassù ci guardie ci guidi alla vittoria”.

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