UmbriaEquoSolidale “Altrocioccolato non si farà, un’occasione persa per la città”

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“Altrocioccolato non si farà. Dopo 10 anni di fruttuosa collaborazione tra Amministrazione comunale e UmbriaEquoSolidale per la prima volta, esclusa la parentesi Covid, non ci sono le condizioni per poter organizzare la manifestazione.
Non sappiamo se si tratti di incapacità di programmazione o di volontà politica, ma in piena estate, dopo mesi di sollecitazioni, il Comune non è stato in grado di dare risposte riguardo alla presenza o meno delle tensostrutture che avrebbero dovuto ospitare gli oltre 50 stand che fanno di Altrocioccolato la manifestazione che è. L’amministrazione ci ha detto che gli “organizzatori del Tartufo” avevano piani diversi sulla gestione degli spazi espositivi, ma non ci è stato consentito di incontrarli per pianificare insieme eventuali collaborazioni e sinergie. Ora scopriamo dalla conferenza stampa dei giorni scorsi che gli “organizzatori del Tartufo” altri non è che l’amministrazione stessa e che la tensostruttura non ci sarà. E’ stata quindi tolta per volontà dei nostri amministratori, pur essendo pienamente consapevoli che avrebbero di fatto cancellato una kermesse come Altrocioccolato che negli anni ha richiamato la presenza di decine di migliaia di visitatori.


Poteva andare in altro modo? Noi pensiamo di sì. Pensiamo che le “motivazioni tecniche” che sono state addotte potevano essere gestite diversamente, se ci fosse stata una volontà politica di guidare in maniera costruttiva gli eventi. Se fossimo stati resi consapevoli per tempo di quali modifiche strutturali ci attendevano si poteva pensare di recuperare l’edizione 2023. Ma ancora in piena estate l’unica certezza che ci è stata fornita è che non potevamo contare sugli spazi tradizionali. Dopo la scelta della Regione Umbria che, pure in presenza di una specifica legge regionale sul commercio equo e solidale, ha deciso ormai anni fa di tagliare i fondi per Altrocioccolato, giunge oggi questo inatteso “stop” anche dal comune di Città di Castello.
Per la nostra città e per l’Umbria sarà un ottobre più povero perché saranno assenti le voci dell’economia solidale, della visione inclusiva della società, dei temi dell’ambiente e delle disuguaglianze. Non ci sarà la musica, non ci saranno gli artisti di strada, non ci saranno gli stand colorati, non ci saranno i laboratori per i bambini, non ci saranno gli incontri con le scuole, non ci saranno le occasioni di riflessione. Non saranno a Città di Castello le energie che lavorano per costruire un mondo migliore e la città perde l’occasione di farsi promotrice di un’iniziativa che ha saputo coniugare il divertimento e lo svago con le ragioni della cultura, della giustizia e dell’equità”.

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