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La tecnologia al servizio della cura: con la piattaforma RIDInet terapie online a casa insieme ai genitori per i bambini con problemi di lettura, scrittura, calcolo e linguaggio. Presentata stamattina l’iniziativa dell’associazione I Fiori di Lillà a supporto del Servizio Integrato per l’Età Evolutiva dell’Usl Umbria 1

Moltiplicare la possibilità di rispondere in modo precoce ed efficace ai bisogni dei bambini con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA): è ciò che permetterà l’investimento sulla piattaforma RIDInet per la teleriabilitazione di cui si è fatta carico l’associazione I Fiori di Lillà, che, con l’obiettivo di implementare l’attività terapeutica rivolta agli studenti con problemi nella lettura, nella scrittura, nel calcolo e con disturbi del linguaggio, ha destinato al Servizio Integrato per l’Età Evolutiva (SIEE) del Distretto Altotevere dell’Usl Umbria 1 un contributo di 5.000 euro erogato dal “Fondo di beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale” di Banca Intesa Sanpaolo. Grazie al sostegno del sodalizio della presidente Elena Signorelli, l’equipe clinica diretta dalla responsabile del SIEE Paola Antonelli potrà trattare contemporaneamente molti più casi, almeno 15 a ciclo trimestrale, seguendo da remoto l’attività riabilitativa online che i bambini con diagnosi DSA effettueranno a casa con i genitori davanti a un computer, un tablet o uno smartphone. Tre-quattro sedute settimanali sulla piattaforma telematica, completate da due incontri mensili in presenza con gli specialisti del servizio: un modello di terapia in grado di aumentare la capacità di intervento della struttura sanitaria rispetto a bisogni che, in base alle più recenti statistiche, riguardano in media un bambino su 25, ovvero uno studente a classe della scuola primaria. “Un progetto molto importante, che da un lato mette in evidenza il valore aggiunto rappresentato dalla relazione tra genitori e figli all’interno di un percorso terapeutico innovativo, nel quale sono utilizzate al meglio le possibilità offerte dalla tecnologia, e dall’altro sottolinea il protagonismo del mondo del volontariato nel nostro territorio, che ancora una volta interviene in maniera provvidenziale al fianco dei servizi sanitari a sostegno di obiettivi fondamentali per la collettività come la promozione della salute pubblica e il supporto alla crescita delle nuove generazioni”, hanno commentato stamattina in conferenza stampa il sindaco Luca Secondi e l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti. Gli amministratori hanno sottolineato “la bella sinergia tra l’associazione I Fiori di Lillà e il SIEE a sostegno della condizione dei bambini e dei ragazzi con specifici bisogni terapeutici, che permetterà di ampliare la capacità di risposta della sanità pubblica su un versante di particolare importanza per il futuro della nostra comunità”. A parlare della soddisfazione dell’associazione I Fiori di Lillà per l’obiettivo raggiunto, è stata la presidente Signorelli. “Per questo progetto, a cui tenevamo tantissimo per l’apprezzamento con cui seguiamo il lavoro prezioso del SIEE, abbiamo lavorato a più mani con il contributo dei nostri soci e la disponibilità di tanti attori qualificati della comunità tifernate”, ha spiegato Signorelli, che ha osservato come “grazie al canale di finanziamento offerto da Banca Intesa, che ringraziamo per tutto il supporto assicurato, sia stato possibile per un’associazione di volontariato come la nostra sostenere un’importante intervento a beneficio dei bisogni speciali dei bambini del nostro territorio, andando oltre le possibilità che riusciamo ad avere abitualmente attraverso le nostre iniziative di beneficenza”. La responsabile del Siee Antonelli ha spiegato insieme alla coordinatrice della gestione dei processi riabilitativi logopedici Isabella Saffini che “il contributo economico messo a disposizione del progetto RIDInet darà una marcia in più all’attività rivolta ai disturbi dell’apprendimento, permettendo di coinvolgere nei programmi terapeutici un numero maggiore di bambini, che potranno beneficiare del valore aggiunto per l’efficacia dei trattamenti rappresentato dalla condivisione con i genitori del percorso di miglioramento delle proprie capacità lettura e scrittura, calcolo e utilizzo del lingueggio”. Di fronte alle altre componenti dell’equipe impegnate nel progetto, le logopediste Cecilia Cucciaioni e Lucia Morani, Antonelli e Saffini hanno messo in evidenza la particolare efficacia della piattaforma online, “che offre ai piccoli la possibilità di sfruttare strumenti tecnologici familiari in un contesto ludico, nel quale attraverso un avatar che proietta la propria immagine in un contesto virtuale sono molto più stimolati nelle attività terapeutiche”. “La possibilità di personalizzare le app a disposizione di genitori e figli consente un intervento maggiormente appropriato ai bisogni specifici del bambino e ai suoi progressi”, hanno chiarito le specialiste, che nel puntualizzare come “un intervento precoce ed efficace in caso di diagnosi DSA permetta di modificare in modo radicale le traiettorie evolutive dei piccoli in ambito della letto-scrittura e delle funzioni esecutive, cambiando completamente prospettiva al percorso educativo a scuola”.

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