Poesie scritte da recluse e da reclusi degli istituti penitenziari di Perugia e Spoleto. Giovedì 5 ottobre, alle ore 17,30 nella Sala del Consiglio della Provincia di Perugia l’associazione culturale Tracciati Virtuali e la casa editrice LuoghInteriori presenteranno la raccolta poetica “Quando il pianto è un canto”. Il volume è frutto del progetto promosso dalla curatrice Francesca Gosti, che ha ideato un Corso di Scrittura Creativa nei due penitenziari, affiancata dall’Associazione “Nel Nome del Rispetto”.
L’evento ha un notevole valore sociale oltre che letterario: la silloge, che è stata premiata dalla prestigiosa giuria del Premio Letterario Città di Castello, ha una particolarità rappresentata dall’essere stata scritta da recluse e da reclusi.
Antonio Vella, presidente dell’Associazione Culturale “Tracciati Virtuali” e direttore editoriale della casa editrice tifernate LuoghInteriori, ha aderito con entusiasmo finanziando questo progetto editoriale, che ha la finalità di raccogliere le risorse necessarie per arricchire e integrare il fondo dei volumi all’interno delle due case di reclusione. “La cultura – sottolinea Vella – è uno strumento fondamentale per attuare il principio di pari opportunità ed equità nel tessuto sociale, garantendo a ogni cittadino il legittimo spazio di espressione e condivisione. Questo progetto ha l’ambizione di essere l’apripista per la creazione di una nuova sezione speciale del Premio Letterario Città di Castello riservata a tutti i penitenziari italiani intitolata Destinazione altrove. La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo, che ha l’obiettivo di incentivare la passione per la scrittura e per la lettura fra i reclusi per un più consapevole reintegro nella società civile al termine del periodo di detenzione”.
A testimoniare l’importanza dell’evento è la straordinaria partecipazione istituzionale. Il senatore, Walter Verini, Segretario della 2a Commissione permanente sulla Giustizia del Senato commenta: “L’iniziativa di Antonio Vella e della sua casa editrice è bella e significativa, rappresenta l’essenza dell’art. 27 della Costituzione. Le pene devono essere finalizzate al recupero, al reinserimento. Per questo il trattamento deve essere umano e teso a tirare fuori la parte migliore da persone che hanno sbagliato e commesso reati. Questo il senso di Quando il pianto è un canto. Investire in umanità nelle carceri significa anche investire in sicurezza: chi, scontata una pena, esce recuperato, potrà tornare e reinserirsi nella società senza più delinquere”.
Interverranno, inoltre, il vicepresidente dell’Assemblea Regionale dell’Umbria, Michele Bettarelli, l’assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello, Michela Botteghi, la direttrice del Penitenziario di Perugia Capanne, Antonella Grella, la direttrice del Penitenziario di Spoleto Bernardina Di Mario, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Perugia Carlo Orlando, insieme all’avvocato del Foro di Perugia Alessandro Ricci, la presidente dell’Associazione “Nel nome del rispetto”, Maria Cristina Zenobi , e la curatrice della pubblicazione, Francesca Gosti.
A fare gli onori di casa la consigliera provinciale Erika Borghesi.
“Questa raccolta di poesie è senza dubbio un evento nel panorama letterario nazionale e non solo e rappresenta un punto di partenza per arricchire ulteriormente il Premio che porta il nome della nostra città e che l’Associazione Tracciati Virtuali, l’editore Antonio Vella portano avanti da anni con grande passione e competenza. Il comune di Città di Castello con orgoglio e convinzione sostiene questa iniziativa di grande valore sociale e culturale”, hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi.
In Provincia la presentazione del volume “Quando il pianto è un canto” – Una raccolta di poesie che nasce dal Corso di Scrittura Creativa tenuto nei penitenziari di Perugia e Spoleto. Appuntamento giovedì 5 ottobre, Sala del Consiglio
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