di Cristina Citernesi
Si parlerà di agricoltura, di innovazione e di biologico, il prossimo sabato 7 ottobre, al Museo Storico e Scientifico del Tabacco di Sangiustino, nel corso dell’iniziativa pubblica dal titolo “L’agricoltura oggi, tra tradizione ed innovazione”. Il comparto agricolo in questo momento sta subendo gli effetti di una crisi internazionale, in cui aumenti smisurati dei costi delle materie prime e dell’energia, la mancanza di manodopera e i cambiamenti climatici, mettono a dura prova interi settori produttivi. Per fare il punto su questi temi, per parlare di innovazione e di biologico, interverrà all’iniziativa di sabato l’Onorevole Maria Chiara Gadda, Vice Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei deputati, prima firmataria della legge, varata nel 2022, in materia di produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico. Una legge che si inserisce nel processo di transizione ecologica europea, ma che al contempo, punta a far crescere un settore importante per l’Italia. Il nostro paese è infatti il secondo al mondo in termini di produzione e di export, nel campo del biologico, che è favorito anche dalle caratteristiche ambientali, climatiche, e di biodiversità.
Questa legge introduce importanti novità come l’istituzione del marchio biologico italiano per i prodotti biologici ottenuti da materia prima italiana, prevede interventi per migliorare il sistema di controllo e la certificazione, agevola la conversione al bio, favorisce l’insediamento di nuove aziende biologiche nelle aree rurali montane, disciplina l’organizzazione dei “distretti biologici”, della produzione e del mercato. Questo tipo di attività, oggi, va inoltre nella direzione di coniugare la tutela e la manutenzione del territorio, favorendo la bonifica di siti incolti ed abbandonati, con la salvaguardia dell’ambiente. La produzione inoltre di prodotti agricoli di qualità, fa si che questo comparto sia sempre più apprezzato, ed in continua crescita. Questa iniziativa sarà quindi l’occasione per far parlare gli operatori del territorio che porteranno le loro esperienze, in un contesto in cui tradizione ed innovazione possono e devono convivere, supportandosi a vicenda. Il nostro territorio deve infatti molto all’agricoltura. Il Museo Storico e Scientifico del Tabacco, un tempo era sede dei magazzini del tabacco. Oggi, questa realtà costituisce un simbolo proprio per l’importanza che hanno avuto i magazzini per l’economia locale, e per la sua gente. Un luogo che è testimonianza del lavoro e della fatica delle generazioni che ha ospitato, ma anche il simbolo della emancipazione economica e sociale della donna, che per la prima volta si allontanava dalla cura della famiglia per dedicarsi al lavoro.
Questa iniziativa vedrà anche il contributo di coloro che da molti anni operano nel sociale attraverso l’attività agricola. Il metodo biologico diventa, in questo caso, strumento “terapeutico” e motivazionale, di ricostruzione della persona, in funzione di un suo reinserimento sociale e lavorativo. Anche la formazione nel comparto agricolo occupa un posto fondamentale, soprattutto per i giovani, e la produzione bio assume un valore strategico nella misura in cui costituisce il terreno per la sperimentazione, lo studio e la ricerca. Strumenti da affinare, per garantire, in futuro, al nostro paese, l’aumento di superfici agricole utilizzabili e l’autosufficienza di beni di prima necessità, per far fronte alle crisi che possono investire il pianeta.