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Approvato a maggioranza il bilancio consolidato 2022 del Comune di Città di Castello

Con i 13 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e i nove voti contrari di Castello Cambia, Gruppo Misto-Azione, FDI, Castello Civica, Lega, FI, Lista Civica Marinelli Sindaco e Unione Civica Tiferno, il consiglio comunale ha approvato il bilancio consolidato dell’esercizio 2022, che si è chiuso con un conto economico del Comune di Città di Castello positivo per 352.261 euro, un risultato consolidato positivo per 622.096 euro, un patrimonio netto del Comune di Città di Castello di 62.107.863 euro e un patrimonio netto consolidato di 63.782.615,93 euro.

Nella sua relazione, l’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli ha evidenziato come le società che effettivamente entrano a far parte del bilancio consolidato sono Farmacie Tifernati, partecipata al 100 per cento dal Comune; Polisport, partecipata al 100 per cento; Sogepu, partecipata al 91,06 per cento; Puntozero (ex Umbria Digitale), partecipata al 2,08 per cento; AURI Autorità Umbra Rifiuti e Idrico, partecipata ai soli fini del consolidamento al 4,48 per cento. “Delle tre società controllate dal Comune di Città di Castello nessuna risulta in perdita”, ha puntualizzato l’assessore, aggiungendo: “Sogepu ha chiuso l’esercizio finanziario 2022 in positivo per 265.657, le Farmacie Tifernati per 100.605 e Polisport per 1.368 euro”. Mariangeli ha quindi evidenziato come Farmacie Tifernati nel 2022 abbia distribuito dividendi per 153.084 euro al Comune, completando la comunicazione al consiglio comunale con i dati di Puntozero, che ha chiuso il bilancio 2022 con un utile di 160.295 euro, e AURI, che ha avuto un utile di 1.821.114 euro. “Dal consolidamento – ha chiarito l’assessore – è evidente come nella gestione di Sogepu sia notevole l’attività svolta direttamente nei confronti del Comune, che incide nei componenti positivi della gestione per il 35,59 per cento, così come è evidente che nella gestione di Polisport sia determinante l’attività svolta nei confronti del nostro ente, che incide nei componenti positivi della gestione per il 53,72 per cento. E’ invece marginale l’attività che Farmacie Tifernati, Umbria Digitale e AURl svolgono nei nostri confronti”.

Il consigliere di FDI Riccardo Leveque ha aperto il dibattito segnalando come le società componenti del gruppo il bilancio consolidato “facciano registrare rispetto al consolidato del 2021 aumenti per più di 3 milioni dei debiti da finanziamento e per 2,3 milioni di euro dei debiti nei confronti dei fornitori”. L’esponente della minoranza ha anche richiamato l’attenzione sull’“aumento della pressione debitoria di circa 5 milioni e 300.000 euro tra il consolidato del 2021 e il consolidato del 2022, con un patrimonio netto di 63 milioni e 700 mila euro e debiti per 71 milioni e 400.000 euro, tra l’altro a fronte di una diminuzione di contributi agli investimenti di più di 800.000 euro”. “Chiediamo a cosa sia dovuto l’aumento di 3 milioni di euro per prestazioni di servizi e l’aumento di 1 milione di euro alla voce personale nel bilancio consolidato”, ha aggiunto Leveque, sottolineando la necessità di comprendere anche perché gli accantonamenti per rischi siano passati da 600.000 euro a 7.000 euro” e perché Umbra Acque non sia stata ricompresa nelle società incluse nel bilancio consolidato. A rilevare come “i componenti attivi del bilancio consolidato siano aumentati di 2 milioni di euro, ma sia andata di pari passo anche la componente negativa, quindi non ci sia stato un beneficio da parte del Comune” è stato il consigliere Tommaso Campagni (FI), che ha sollevato l’esigenza di “capire cosa non abbia funzionato a livello gestionale, considerando anche che i crediti consolidati sono aumentati di circa il 20 per cento”. L’esponente della minoranza ha avanzato la necessità di comprendere “quali siano state le strategie messe in atto per Sogepu, vista l’incidenza della gestione finanziaria della partecipata sul bilancio consolidato del Comune”, rinnovando le preoccupazioni per l’esposizione finanziaria della società e l’aspettativa che venga chiarita la scelta di suddividere la partecipazione societaria in Sogeco al 49 per cento per Sogepu e al 51 per Ecocave. Nel far presente il giudizio non positivo sul bilancio consolidato, la consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) ha auspicato “una maggiore chiarezza, sia per la situazione di Sogepu che di Polisport”, esprimendo l’aspettativa della convocazione di un’altra commissione “per scendere nel dettaglio dei numeri, rispetto ai dati aggregati che ci vengono presentati, dai quali è impossibile una comprensione completa della situazione”. “In questo bilancio consolidato si dice chiaramente che Polisport dipende per quasi il 54 per cento dal Comune, che mette tantissimo nella gestione di questa società”, ha eccepito Arcaleni, che ha sollevato anche “l’esigenza di comprendere meglio lo stato del patrimonio immobiliare di Sogepu”. La consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione) si è unita alla richiesta di maggiori informazioni, evidenziando la necessità di comprendere partite che fanno parte del bilancio consolidato come quelle dei debiti, “che sono di 71 milioni di debiti a fronte di un attivo circolante di circa 42 milioni di euro”. “E’ stato redatto un piano finanziario, sia da parte del Comune che da parte delle società partecipate da dove si possano desumere le scadenze dei debiti e le scadenze dei crediti?”, ha chiesto la consigliera, segnalando la preoccupazione per possibili difficoltà di liquidità e sollecitando maggiori informazioni sullo stato delle immobilizzazioni. Nel far presente il parere positivo del PD sul bilancio consolidato, la consigliera Maria Grazia Giorgi si è soffermata sui dati di Sogepu, “che ha chiuso l’esercizio finanziario 2022 con un fatturato di quasi 21 milioni di euro e un utile netto di oltre 265.000 euro”. L’aggiudicazione della gara da circa 315 milioni di euro per la gestione dei rifiuti in Alta Umbria e l’aggiornamento dell’autorizzazione degli impianti per il trattamento dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata sono stati alcuni dei risultati su cui ha richiamato l’attenzione la rappresentante della maggioranza, ricordando come “negli ultimi dieci anni l’azienda abbia raddoppiato il proprio fatturato e abbia conseguito utili complessivi per circa 2 milioni di euro, raggiungendo l’obiettivo fondamentale per il nostro Comune per tutta la vallata della realizzazione degli impianti per il trattamento dei rifiuti nel polo di Belladanza e dell’acquisizione dello stabilimento di Montecastelli”. Giorgi ha quindi ricordato come la ripartizione 49-51 per cento del capitale di Sogeco sia stata più volte spiegata dal sindaco Secondi e sia stata ratificata dal precedente consiglio comunale. Il consigliere Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) ha lamentato la mancanza di risposte alle domande rivolte dai consiglieri di minoranza in commissione e ha indicato alcune questioni da chiarire, come l’esclusione di Umbra Acque dal bilancio consolidato, le scelte gestionali per Sogepu e per Sogeco, “dove la ripartizione 49-51 per cento – ha detto – è stata dettata dal bisogno di fare massa critica con la creazione di un’associazione temporanea di impresa per partecipare alla gara d’ambito, che sono convinto sia stato meglio non condividere in consiglio comunale all’epoca”. A proposito di Sogepu il rappresentante della minoranza ha giudicato inopportuno parlare di utili in presenza dell’attuale esposizione debitoria nei confronti dei fornitori, auspicando una gestione consona dei rapporti con le aziende interessate. “Per Polisport – ha aggiunto – sono decenni che va avanti una situazione di pareggio: va bene che è una società a scopo sociale, ma se Il Comune non ci mette i soldi il pareggio è impossibile e su questo dovremmo riflettere, anche alla luce della fusione per incorporazione da parte di Sogepu che è sfumata”. In sede di replica, l’assessore Mariangeli ha preannunciato la convocazione di una commissione ad hoc sulle partecipate. “Il bilancio consolidato è molto complicato e alla luce delle richieste che sono emerse dal dibattito ritengo necessario aprire un dibattito approfondito, perché siano chiariti tutti gli aspetti”, ha spiegato l’assessore. “Gestioni come quella di Sogepu sono complesse, perché si parla di un’azienda che ha fatto tanti investimenti, che ha vinto una gara importante e fondamentale per il suo futuro e per quello dei suoi lavoratori, a cui noi teniamo molto”, ha evidenziato Mariangeli, che ha invitato ad avere fiducia nel lavoro del nuovo consiglio di amministrazione. “Per quanto riguarda Polisport – ha proseguito il responsabile delle finanze – la scelta dell’amministrazione comunale è stata sempre di garantire a tutti l’opportunità di fare sport e quindi le condizioni economiche che favorissero questa situazione, in un contesto nel quale non abbiamo mai fatto mancare gli investimenti e non abbiamo mai chiuso gli impianti, a partire dalla piscina”. “Questa amministrazione e la sua maggioranza si stanno comportando in maniera più che corretta nei confronti dei cittadini, le polemiche strumentali e leziose non portano a nulla”, ha precisato Mariangeli. Nel dibattito è quindi intervenuto il sindaco Luca Secondi, che ha puntualizzato: “su Sogepu è giusto essere chiari: l’azienda ha sostenuto pressoché interamente a suo carico, eccetto un contributo della Regione, investimenti importanti sull’aspetto strategico dell’impiantistica che hanno permesso di vincere la gara. Se la gara fosse stata persa, quelle risorse sarebbero state oggetto di riscatto per gli investimenti impiantistici sostenuti a Belladanza e Sogepu ora avrebbe liquidità, ma una liquidità utile a nulla”. “Lo sforzo che è stato fatto non va perso di vista, come non va perso di vista che la ripartizione 49-51 per cento del capitale di Sogeco è stata concepita sulla base di una valutazione strategica che ha fatto ritenere economicamente vantaggioso che Sogepu, costituendo questa società come da obbligo di gara, sarebbe passata in caso di aggiudicazione della gestione dei rifiuti in Alta Umbria da un fatturato del 30 per cento dai servizi territoriali a uno del 62,5 per cento”. In sede di dichiarazione di voto, il consigliere Roberto Marinelli (Lista Civica Marineli Sindaco) si è detto deluso che dall’assessore non siano venute le risposte attese ai quesiti già sollevati anche in commissione. “Credo che un dibattito su un tema complesso come il bilancio consolidato meriti un livello maggiore di approfondimento”, ha sostenuto il rappresentante della minoranza, facendo riferimento ad aspetti come l’esclusione di Umbra Acque, l’esposizione finanziaria di Sogepu, “sui quali – ha detto – è legittimo attendersi spiegazioni per le scelte fatte”. “Oggi è impossibile esprimere un voto che non sia contrario, mancano troppe risposte e troppi elementi conoscitivi”, ha concluso Marinelli. A prendere la parola è stata allora la consigliera Rosanna Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco), che ha chiarito: “in commissione ho chiesto io perché non fosse stata inserita Umbra Acque, mentre Puntozero sì: in quella sede è stato spiegato che si è tenuto conto della maggiore facilità di reperimento, dall’una rispetto all’altra, dei dati necessari alla composizione del bilancio consolidato”. Su Sogepu Sabba ha quindi aggiunto: “si continua a fare confusione fra risultati economici e patrimoniali: si parla di indebitamento e non si tiene conto che è frutto dei mutui finalizzati agli investimenti e che gli investimenti non sono soldi buttati via, ma si traducono in strutture che rimangono, che sono servite per vincere la gara d’ambito dei rifiuti e permettono di svolgere in maniera più economica i servizi agli utenti”. “L’utile – ha concluso la rappresentante della maggioranza – viene raggiunto da una società nonostante ci siano i debiti, dei quali sono inclusi a bilancio tutti gli oneri finanziari derivanti: far apparire le cose come non sono serve solo a fare confusione”. Insieme alla consigliera Elda Rossi (FDI), che ha espresso “la necessità di maggiore chiarezza quando si parla dei soldi pubblici”, i consiglieri Campagni e Lignani Marchesani hanno motivato il voto contrario con i mancati chiarimenti ricevuti. Lignani Marchesani ha ribattuto a Sabba su Sogepu: “ribadisco che è meglio pagare i fornitori che spendere per sponsorizzazioni e consulenze”. Il consigliere Luigi Gennari (PSI) ha dichiarato il voto favorevole convinto del proprio gruppo, giudicando “pretestuose” le argomentazioni della minoranza.

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