Lo Scooter Vintage ha ospitato la presentazione del libro polisensoriale di Paola Scarsi “La prima vespa non si scorda mai”

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Lo Scooter Vintage ha ospitato la presentazione del libro polisensoriale di Paola Scarsi LA PRIMA VESPA NON SI SCORDA MAI: Emozioni e avventure con la mitica due ruote dalla viva voce dei protagonisti (Erga edizioni).
Il libro – realizzato in collaborazione con la Fondazione Piaggio – raccoglie tante e diverse storie di vita vissuta con la Vespa: grandi viaggiatori, collezionisti, artisti, piloti, scrittori, attori ma anche gente comune che ha raccontato il proprio legame con questo piccolo ma davvero mitico due ruote.
Un folto pubblico ha ascoltato la giornalista scrittrice che, nel descrivere il suo libro non ha mancato di raccontare i tanti episodi, grandi e piccoli, che ne hanno costellato la stesura.
“Nella maggior parte sono riuscita a contattare i protagonisti grazie al tam tam dei Vespa Club, ma talvolta in maniera assolutamente fortuita. Un esempio per tutti quello di Marzia Patrignani, figlia del grande viaggiatore Roberto che nel 1964 in occasione delle Olimpiadi andò in Vespa da Milano a Tokyo: il contatto è arrivato grazie ad un casuale ascolto della trasmissione radiofonica Il Ruggito del Coniglio che lei aveva contattato telefonicamente”.

“Sono stata oltremodo onorata – dice Paola Scarsi – della presenza del Sindaco di Città di Castello Luca Secondi che ha detto parole importanti e di grande apprezzamento per il mio libro e che, soprattutto, è rimasto a lungo alla presentazione, dimostrando un interesse sincero del quale gli sono molto grata. Ringrazio anche gli altri rappresentanti dell’Amministrazione comunale presenti, il presidente del Vespa Club Città di Castello Lilo Gaudenzi Fiorucci, e il presidente del Club Auto Moto Storiche Altotevere Claudio Pannilunghi. Un grande ringraziamento va al deus ex machina dello Scooter Vintage, ovvero Giacomo Palla che ha organizzato un evento splendido”.

Paola Scarsi ripropone la formula dell’opera condivisa, del libro a più voci, con l’innovazione della polisensorialità.

“Un meraviglioso affresco” lo ha definito il presidente della Fondazione Piaggio Riccardo Costagliola nella prefazione e durante la presentazione al Museo Piaggio di Pontedera.

Tanti sono i protagonisti del libro: dai grandi viaggiatori come Edi Fadelli le cui Vespa sono esposte al Museo Piaggio a Alessio Boni che ha interpretato Enrico Piaggio nell’omonimo del film per la tv; da Loris Capirossi che ha iniziato la sua vita su due ruote proprio con una Vespa 50 a Luca Capocchiano che da Genova a Genova ha fatto il giro del mondo a 80 all’ora; Ilario Lavarra ha fatto 82.000 chilometri intorno al continente americano e ancora Marzia Patrignani, figlia del mitico Roberto che nel 1964 andò dall’Italia al Giappone in occasione delle Olimpiadi; Fabio Cofferati che ha emulato il viaggio di Patrignani fermandosi a soli 43 chilometri dall’arrivo causa restrizioni da Covid; Sean Hepburn Ferrer, figlio di Audrey Hepburn che – dice – oggi sarebbe stata regina di Instagram, Andrea Delsoldato che da Parma è andato in Bangladesh per conoscere la bambina adottata a distanza; e poi decani del Vespismo come Filippo Di Stefano che guida la Vespa dal 1948 e non ha ancora smesso, Luigi Frisinghelli, Presidente e conservatore del Registro Storico Vespa che ha 86 anni e da più di 70 va in Vespa e il catanese Claudio Musumeci, vincitore di innumerevoli gare e gimcane nato nel 1942 che guida la Vespa da quando ha 16 anni; Ivo Pulcini, il felice possessore della Vespa di “Vacanze Romane”e Simone Sciutteri che con la sua Vespa 50, ha conquistato il Guinness dei Primati; l’artista Marco Lodola che crea le “Vespa che non volano”; il Boss delle Vespe Denys Maiorino e tante persone il cui nome è meno conosciuto ma che hanno fatto imprese ugualmente memorabili: dal primo bacio al viaggio di nozze in Vespa, dal compleanno della Vespa festeggiato a Pontedera a un “viaggetto” a Capo Nord di tre inseparabili amici, da chi ha fatto veri e propri percorsi di crescita personale a chi ha realizzato Musei grandi e piccoli, come Claudio Sarra a Roma, Pietro Mariotti a Trevignano Romano o Giacomo Palla a Città di Castello, da Nina Zilli e la sua lunga spensierata vacanza alla stessa Paola Scarsi che da giovane grafica all’ufficio pubblicità della Piaggio venne premiata per un lavoro particolarmente ben fatto: l’etichetta che avrebbe portato Gilles Villeneuve sulla tuta.

Sono tutti uniti dal comune denominatore dall’amore per questa piccola e immortale due ruote e nel raccontare le proprie emozioni ed avventure parlano della Vespa con affetto e talvolta con un pizzico di nostalgia per quell’ineffabile senso di libertà che offre.

“Quando ho iniziato il progetto di questo libro – dice Paola Scarsi – ho pensato che avrei sicuramente incontrato tanti appassionati, tanti viaggiatori, tanti estimatori… ma mai avrei pensato di scoprire un mondo parallelo e meraviglioso. Sì, perché tutti, ma proprio tutti, amano la Vespa. Per me ha sempre avuto un ruolo particolare sin da quando ero molto piccola, perché i miei genitori avevano fatto il viaggio di nozze in Vespa, partendo da Genova per andare a pescare nelle Valli di Cuneo, e spesso lo ricordavano. Mio padre Sandro faceva il grafico pubblicitario e tra i suoi più grandi successi c’è il famosissimo manifesto pubblicitario degli anni ’60 con l’elefantino sulla Vespa ripreso nella copertina del libro. Infine anche io, negli anni ’80, ho lavorato come grafica all’ufficio Pubblicità e Marketing nella direzione generale della Piaggio & C. a Genova. Da tutti questi fattori è nata l’idea di questo libro”.

Due frasi particolarmente significative segnano il valore della Vespa travalicando il suo essere semplice mezzo di trasporto: “Rasoterra siamo tutti uguali”, perché la Vespa è bassa, quando si chiedono informazioni si è già ad altezza d’uomo e si dialoga con maggiore facilità. “La Vespa avvicina i ceti sociali”, perché quando c’è la passione siamo tutti allo stesso livello.

SI ORDINA IN TUTTE LE LIBRERIE, SUL SITO WWW.ERGA.IT E NEGLI STORE ON LINE

PAOLA SCARSI, nata a Genova, vive a Trevignano Romano. Ha due figli, Matteo e Camilla. È giornalista, fotografa, motociclista; negli anni ’80 ha lavorato come grafica all’ufficio Pubblicità e Marketing della Piaggio. È autrice per Erga de “Lo ScaldaCuore – cento personaggi noti e meno noti raccontano il loro primo bel ricordo” e di “Oltre il Covid: 365 idee per superare la crisi”. Ha pubblicato gli e-book “Le feste delle altre religioni” e “Noi creiamo lavoro – Storie di imprenditori immigrati”. Esperta di economia e tematiche sociali, cura uffici stampa da oltre 30 anni: dai grandi concerti rock alle principali realtà del terzo settore italiano.

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