Sarebbe stato non solo possibile, ma anche auspicabile, che a inizio anno fossero convocati dall’amministrazione i vari soggetti protagonisti delle manifestazioni autunnali, per coordinare gestione e organizzazione, a partire , magari, da una nuova idea di utilizzo e valorizzazione del centro storico recuperando tutti i locali disponibili per ospitare stand ed espositori, superando l’utilizzo di strutture mobili, non solo esteticamente poco gradevoli, ma anche abbastanza costose.
Dunque, l’interpellanza da me presentata un mese fa, e che spero sia presto discussa, intende comprendere perchè questo non sia stato fatto e se sia stata l’incapacità organizzativa o una precisa volontà politica a portare alla perdita proprio (e solo) di Altrocioccolato, una manifestazione così valida e importante non solo in termini valoriali ma anche culturali e turistici. Si è così impoverita l’offerta di eventi a Città di Castello, privando la nostra città proprio della manifestazione in cui risuonavano le voci dell’economia solidale, della visione inclusiva della società, dei temi dell’ambiente e delle disuguaglianze, con i laboratori per i bambini, gli incontri con le scuole, le occasioni di riflessione sulle ragioni della cultura solidale, della giustizia e dell’equità.
L’annullamento dell’evento costituisce anche un grave danno d’immagine per il nostro territorio e la regione: ad un governo regionale che si è mostrato sordo alle richieste portate avanti dal Consigliere De Luca ( M5S) di promozione della manifestazione, si aggiunge il nostro Comune con la beffa delle tanto dibattute tensostrutture, in bella vista nelle piazze del centro cittadino, montate con una settimana di anticipo sull’inizio della manifestazione cui sono destinate: cosa ha impedito di programmare ( come del resto avvenuto negli altri anni) nei tre fine settimana consecutivi le tre manifestazioni Mostra mercato del fumetto, Altrocioccolato e Mostra Tartufo? Il sindaco, nelle sue varie esternazioni sul tema, afferma che le singole associazioni hanno provveduto a sostenerne i costi: può essere, ma rinveniamo Determine comunali che stanziano (come sempre) contributi pubblici più o meno cospicui per organizzare gli eventi suddetti, meno Altrocioccolato.
Quello che emerge è quanto meno una mancanza di visione di insieme e una carenza di programmazione che genera una gestione frammentata e di breve respiro dell’offerta commerciale, culturale e turistica per la città.
Vorrei infine capire se e cosa si intenda concretamente fare per ristabilire il rapporto e la collaborazione con UmbriaEquoSolidale, unica ad essere rimasta penalizzata, in vista di un possibile recupero nel 2024 della manifestazione Altrocioccolato nel nostro Comune, prima che gli organizzatori decidano di andarsene definitivamente.