Anche il bosco ha fatto festa per l’inaugurazione del 43° Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello, regalando trifole da record nel giorno dell’avvio della manifestazione in programma fino a domenica 5 novembre. Proprio nelle ore che hanno preceduto il taglio del nastro, la terra ha dato i suoi frutti più belli e prelibati, subito battezzati dagli espositori per celebrare la felice concomitanza: “Numero uno”, eccezionale tartufo bianco da 1 chilo e 40 grammi, “Triplete” , tre trifole affiorate insieme tra le mani dei cavatori per 1 chilo e 340 grammi complessivi, che sono stati portati in mostra da Giuliano Martinelli, e “Jimmy”, meraviglioso esemplare da 919 grammi presentato da Andrea e Silvia Cecchini con il soprannome del padre Giovannino Cecchini, storico imprenditore del settore scomparso due anni fa. Pezzature rare stimate tra i 5 e 6 mila euro, che hanno sbalordito i visitatori e che ristoratori e appassionati si stanno già contendendo. L’omaggio inaspettato e bellissimo della terra del tartufo all’evento che da oltre quattro decenni esalta l’unicità di un luogo come Città di Castello, dove nasce una trifola su tre in Italia e il “tuber magnatum pico” è re indiscusso dell’autunno, con il sapore e il profumo unici e irresistibili che ne fanno l’oro bianco più ricercato al mondo. “Qui c’è l’identità autentica del mondo della trifola, che nel nostro territorio è cultura, tradizione, passione, gastronomia ed economia”, hanno dichiarato stamattina il sindaco Luca Secondi e l’assessore al Commercio e Turismo Letizia Guerri inaugurando il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato.
“I sorrisi, l’entusiasmo, la voglia di esserci che ci circondano sono quelli dei veri protagonisti del mondo del tartufo di Città di Castello, di tutti coloro che vivono con il tartufo e per il tartufo, cavatori, chef, imprenditori, il mondo della scuola e gli appassionati di gastronomia, che ringraziamo per essere qui con noi – hanno sottolineato Secondi e Guerri – un’intera filiera che con questa manifestazione celebriamo e vogliamo valorizzare per le eccellenze dei saperi e delle esperienze, della passione e delle professionalità che vanta, nel contesto di un territorio dove il tartufo nasce e si può mangiare tutto l’anno”. Ad esaltare il binomio tra Città di Castello e il tartufo bianco è stato nella cerimonia di inaugurazione anche il vice presidente della Regione Roberto Morroni, che ha messo in evidenza “la straordinaria vocazione di questo territorio per la trifola e il valore di una manifestazione come il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato, che con una veste rinnovata punta ad esaltare e valorizzare un’eccellenza assoluta della nostra regione”.
“L’Umbria – ha detto Morroni – può ambire a diventare la capitale mondiale del tartufo, un fattore identitario attorno al quale generare dinamiche di sviluppo economico e veicolare un’immagine turistica della nostra regione come luogo unico per esperienze a contatto con le eccellenze enogastronomiche, tra le quali la trifola ha un posto privilegiato”. Insieme ai rappresentanti istituzionali del Comune di Città di Castello, al taglio del nastro sono intervenuti l’onorevole Catia Polidori, il vice presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Michele Bettarelli con i consiglieri regionali Valerio Mancini, Manuela Puletti e Marco Castellari, il vice presidente della Provincia di Perugia Moreno Landrini, alla presenza delle autorità civili e militari cittadine. Tra i personaggi noti che non sono voluti mancare all’apertura del 43° Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato, lo chef che più di tutti ha legato l’arte della cucina del tartufo al territorio di Città di Castello, Pierluigi Manfoni, un’autentica eccellenza conosciuta in tutto il mondo, e il patron di Eurochocolate Eugenio Guarducci, grande amico di Città di Castello e testimonial di un incontro tra trifola e cioccolato dalle grandi potenzialità promozionali per l’Umbria. A regalare una bellissima parentesi nel segno dell’arte è stata la scopertura del dipinto sensoriale “Profumo di Tartufo” realizzato con scaglie di trifola dal maestro Stefano Lazzari della Bottega Tifernate, che sarà battuto all’asta durante la manifestazione con il ricavato devoluto interamente alla Caritas Diocesana di Città di Castello.
Gli imprenditori del tartufo hanno accolto i visitatori nel Padiglione Bianco Pregiato offrendo degustazioni e la possibilità di acquistare pezzature di tartufo bianco e nero per tutte le tasche, un’occasione unica per nobilitare la tavola di casa nella giornata della festa di Ognissanti. Eventi speciali della giornata inaugurale, la presentazione del libro della scrittrice, giornalista e appassionata critica gastronomica Roberta Schira, “I fiori hanno sempre ragione” e lo show cooking di Giorgione, stella del Gambero Rosso, che ha aperto il ciclo di appuntamenti con il maestri della cucina che caratterizzerà l’intero programma della manifestazione nell’area “Taste Experiences” con Enrico Pistoletti (2 novembre); Paolo Trippini (3 novembre); Nicoletta Franceschini (4 novembre); Carlotta Delicato e Pietro Marchi (5 novembre). Nella giornata di giovedì 2 novembre i piatti creati dai grandi chef ospiti della manifestazione saranno raccolti nel “Menù Bianco Pregiato”, protagonista per un giorno dei ristoranti della città aderenti all’evento, nei quali sarà possibile degustare le ricette gourmet presentate durante gli show cooking. Grande curiosità e file incessanti per gli assaggi delle tipicità della filiera agroalimentare umbra anche nell’area nell’area “KM Zero Hub”, dove il pubblico ha potuto incontrare produttori e aziende che aderiscono a “Mercato della terra”, “Umbria Biologia” e “Luppolo made in Italy” e “Luppololovers”, associazioni di categoria (Coldiretti e Confagricoltura) ma anche scoprire i presidi Slow Food del territorio, e nell’area delle “Specialità Food dell’Italia” in piazza Gabriotti.
Tappa ricca di interesse nello spazio “Ex Agorà” di piazza Garibaldi, dove studenti e insegnanti dell’Istituto di Istruzione Superiore Patrizi Baldelli Cavallotti hanno animato il “Bianco Pregiato Lab”, un laboratorio della pasta fresca aperto ad adulti e bambini nel quale insieme a masterclass sull’olio, i sani stili di vita e i formaggi, giovedì 2 novembre (ore 18.00) ci sarà spazio anche per la scoperta dei vini a km zero dell’Altotevere curata dagli allievi e dai docenti dell’indirizzo enologico e sommelier della scuola. Protagonisti della scena fin dalle prime ore della manifestazione sono stati anche i cavatori del tartufo, un esercito di 1.000 appassionati nel territorio di Città di Castello con circa 3 mila cani, capitanati dal presidente dell’Associazione Tartufai Alto Tevere Andrea Canuti. Tra loro ha destato particolare simpatia Paolo Tanzi con il suo Leo, il cocker spaniel cieco diventato simbolo della ricerca del tartufo, premiato dal sindaco Secondi e dall’assessore Guerri a margine della cerimonia di inaugurazione.
Subito a pieno regime all’ora di pranzo le cucine del Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato, che per tutta la durata dell’evento daranno la possibilità di mangiare tartufo e ricette tipiche del territorio a pranzo e a cena: il ristorante temporaneo di piazza Fanti “INn Bianco Pregiato”, dove i cuochi della società rionale Madonna del Latte preparano primi e secondi a base di trifola, e l’area “Tiferno Good Food”, in piazza Fanti e in piazza Matteotti, dove le pro loco e alle società rionali locali (Riosecco, San Pio, Salaiolo-La Tina, Badiali e Monte Santa Maria Tiberina) offrono “cibo da strada alla tifernate”, con ricette tipiche del territorio, fritture e dolci.