“La trifola non ha rivali, conquista buongustai in tutto il mondo, è una innata numero uno: la sfida che abbiamo vinto quest’anno con il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato è stata di aver legato in maniera forte e diretta questa eccellenza assoluta al nostro territorio, con un nuovo layout, una nuova formula che ha offerto esperienze inedite ai visitatori e alla stampa di settore (presente in tutti i giorni della manifestazione), con una copertura mediatica che orgogliosamente possiamo dire senza precedenti. Grazie a tutto questo e grazie all’incontro con tutte le componenti della filiera del Tartufo che abbiamo cercato di favorire in ogni giornata dell’evento, abbiamo fatto capire quanta cultura, quanta tradizione, quanta passione, ma anche quanta sapienza e professionalità, facciano della trifola di Città di Castello e dell’Altotevere un prodotto unico e inimitabile”. E’ il commento con cui l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri traccia il bilancio del 43° Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato che si è concluso domenica scorsa, sottolineando che “Il progetto è piaciuto e per noi questo è molto importante, perché la proposta di quest’anno è stata il frutto del confronto con tutti gli attori della filiera locale, dai cavatori, agli imprenditori, fino alle nostre scuole, alle realtà agricole, commerciali e con le nostre pro loco e società rionali”. “Con il Salone del Tartufo Bianco Pregiato ci siamo attestati al livello nazionale che spetta a un territorio come quello di Città di Castello – spiega Guerri – dove nasce una trifola su tre in Italia, dove ci sono circa 1.000 cavatori, 3.000 cani, alcuni degli chef che hanno fatto la storia della cucina del tartufo, alcune delle aziende più importanti del settore”. Dalla metà di ottobre la manifestazione ha avuto una presenza quotidiana su tutti gli organi di informazione più importanti, passaggi nelle edizioni di punta dei telegiornali nazionali e regionali, un’ampia copertura mediatica anche sui canali social, con un lavoro sul campo dei giornalisti delle principali testate generaliste e specializzate che ha attratto interesse sulla manifestazione e anche ospiti famosi. “La nostra ambizione è di proseguire sulla strada tracciata con l’obiettivo di valorizzare appieno le eccellenze del nostro territorio che fanno parte della filiera del tartufo, portando la trifola di Città di Castello sempre più alla ribalta nazionale e internazionale come elemento identitario del nostro territorio”, puntualizza Guerri, anticipando che “prestissimo saranno annunciate le date dell’edizione 2024”. L’assessore ringrazia “tutti coloro che hanno contribuito al successo del Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato “con idee, disponibilità e professionalità, valore aggiunto per l’intera città”, dedicando “un pensiero particolare ai collaboratori, ai volontari della Croce Rossa Italiana, della Pubblica Assistenza Tifernate e del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Città di Castello, che insieme al responsabile della sicurezza, al personale dell’Ufficio Commercio, e al personale di Afor hanno garantito il regolare svolgimento dell’evento, anche nei momenti in cui le condizioni meteorologiche erano avverse”. “Un ringraziamento all’ufficio stampa del Comune di Città di Castello elemento centrale del successo mediatico senza precedenti di questa 43esima edizione.”
“Grazie al Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato la trifola di Città di Castello alla ribalta nazionale come elemento identitario del territorio”: la soddisfazione dell’assessore Guerri per la 43^ edizione dell’evento
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