Sansepolcro, finanziamenti PNRR – Movimento 5 Stelle: “la Destra di Sansepolcro continua a giocare col Lego mentre mancano ancora i soldi”

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Ennesimo battibecco tra le due anime della Destra del Borgo sulla scelta tra pietra o cotto per il rifacimento di Piazza Torre di Berta. La storia sta diventando noiosa, stucchevole e imbarazzante, soprattutto perché evita sistematicamente il tema cruciale: non ci sono soldi per fare i lavori. 

O meglio, i soldi c’erano: un finanziamento da 5 milioni ottenuto dalla Giunta Cornioli nel 2021, ma che nei mesi scorsi il Governo Meloni ha revocato. La revoca riguarda tutti i comuni italiani che avevano attinto, come Sansepolcro, a un fondo da quasi 16 miliardi per la “rigenerazione urbana” previsto dal PNRR. 

Ora il Governo vorrebbe destinare questi fondi a non meglio precisati interventi per la produzione di energia e attende da mesi il parere vincolante della Commissione Europea su questa importante “rimodulazione”. 

Molti comuni hanno già avviato e, in taluni casi, persino concluso i lavori: ora attendono lumi dal Governo su come pagare le ditte. In assenza dei soldi del PNRR congelati dal Governo, alcuni comuni stanno già iniziando a sobbarcarsi il pagamento dei lavori con soldi del proprio bilancio. Tale soluzione sarebbe semplicemente impossibile per Sansepolcro: dove li troviamo 5 milioni?

Le vie di uscita? O sperare che la Commissione Europea bocci la richiesta del Governo Italiano oppure sperare che quest’ultimo riesca a trovare 16 miliardi extra, possibilmente senza aumentare le tasse. 

Bizzarra coincidenza: 16 miliardi è la stessa cifra che dovrebbe essere spesa per gli armamenti… Sintomatico che Pace e Rigenerazione Urbana seguano lo stesso destino. Cosa sceglierà Meloni tra cannoni e mattoni?

Ci auguriamo che la scelta del vicesindaco Marzi di avviare comunque i lavori non sia un azzardo. Le attività annunciate inizieranno da alcune strade del Centro, avendo presumibilmente un impatto economico non enorme anche nel caso in cui dovesse essere il Comune a sobbarcarsi le spese. Auspichiamo dunque che l’Amministrazione abbia un atteggiamento prudente e graduale per non esporre il Comune a rischi finanziari gravi.

Se poi i soldi dovessero in qualche modo ri-materializzarsi, tornate pure a giocare col Lego (o meglio, con L’Ego) e chiamate a giocare anche il vostro amico Sgarbi, tirato spesso in ballo senza un reale motivo e soprattutto senza nessuna competenza da parte sua in materia. 

Fino ad allora però, per favore, risparmiateci questa inutile diatriba.

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