Riceviamo ed pubblichiamo lettera aperta al Sindaco del Comune di Città di Castello sulla gestione dei gatti randagi

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Caro Sindaco, alle bellissime parole e agli onorevoli intenti che abbiamo ascoltato in Consiglio e letto sui giornali, si oppone una realtà decisamente differente agli occhi di chi in prima persona opera nel campo, i volontari. I gatti da sterilizzare non sono finiti, semplicemente non fanno parte di colonie censite, che per essere tali devono stazionare lungo le strade, in punti non pericolosi, ma soprattutto su suolo non privato. Ora siamo costretti a sottolineare che essendo il gatto un animale libero, staziona dove vuole, soprattutto in zone dove può reperire cibo facile, così i covi più grossi si formano nei pressi di colonie censite, abitazioni con vicino molto verde, fabbriche, campagne, scuole, agriturismi o parchi cittadini. Noi volontarie recuperiamo innumerevoli abbandoni di cucciolate indesiderate perché chi nutre un gruppo di gatti non ha modo di poterli catturare, perché ci vogliono ore di appostamenti e ciò è incompatibile con una vita lavorativa , così come dover pagare tutte le sterilizzazioni di tasca propria. Se è vero che gli enti preposti, come ASL, sono in difficoltà di personale, è altrettanto vero che finora è mancata la volontà di trovare modalità collaborative tra i vari soggetti che , per dovere o per volontà, hanno a che fare con i nostri amati felini. Riteniamo che finché non si darà la possibilità a chi cerca di prendersi cura dei covi non censiti di poter diminuire le nascite non si risolverà mai nulla. I volontari hanno le case piene di cucciolate ritrovate in ogni dove, o di adulti da curare che purtroppo provengono dalla strada. Gli interventi Asl risultano insufficienti o con tempistiche troppo dilatate, per questo che i volontari sono costretti a rivolgersi quasi sempre a veterinari privati. Mai come quest’anno abbiamo avuto un incremento di cuccioli abbandonati a volte con pure la mamma al seguito, difficilissimi da stallare o dare in adozione, dato il numero crescente. I volontari attivi sono sempre meno in primo luogo per mancanza di posto, in secondo luogo chi gestisce colonie o covi, deve far fronte al loro mantenimento col proprio stipendio. Ribadiamo che una società civile si vede anche da come tratta gli animali, e su questo abbiamo molto da fare. Come gruppo di volontari/e siamo a chiedere di poter collaborare con le istituzioni e gli enti preposti , per trovare delle valide soluzioni, che non serviranno a debellare il problema ma almeno ad affrontarlo e ad attenuarlo significativamente. Nel concreto chiediamo di essere invitati come cittadini volontari all’incontro con ASL ed ENPA, da Lei annunciato nella risposta alla interrogazione della Consigliera Arcaleni e a mezzo stampa. CORDIALMENTE, FIRMATO: Lorenzina Biagioli Cristina Biason Silvia Edoardi Silvie Franceschetti Lilia Gutu Eleonora Iacono Giada Mariani Sara Meozzi Laura Nanni Monica Radicchi Valeria Ripi Annamaria Sandomenico Graziella Severini Federica Soppelsa Eleonora Stacchetti Gloria Tanci Celeste Zangarelli.

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