Il Consiglio Comunale di Sansepolcro ha approvato nella seduta del 15 Novembre un importante ordine del giorno sulla sanità a larghissima maggioranza.
Il documento elaborato dal Partito Democratico e condiviso con l’amministrazione che, su proposta dell’assessore alla Sanità Menichella, ha apportato modifiche ed aggiunte al testo originario senza comunque snaturarne il senso, rappresenta una forte presa di posizione della nostra città che richiede in sintesi di aumentare i livelli di finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale.
Si propone in particolare di approvare una specifica normativa che preveda, per ogni anno, la destinazione al Fondo Sanitario Nazionale di una quantità di risorse tale da garantire il conseguimento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e l’effettiva universalità del Sistema Sanitario Nazionale, con una particolare attenzione alle zone interne, montane e di confine, come la Valtiberina Toscana.
Nel documento si ribadisce anche la necessità di assicurare adeguate risorse allo sviluppo della sanità territoriale (con particolare riferimento alle Case di Comunità e agli Ospedali di Comunità), allo scopo di potenziare e sviluppare l’assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale di prossimità, rafforzare la continuità assistenziale e favorire un approccio di cura multidisciplinare nei confronti del paziente.
La progressiva riduzione della spesa pubblica in materia sanitaria rischia di avere, tra le proprie conseguenze, quella di spingere i cittadini verso il sistema privato o, talvolta, a non consentire loro l’accesso alle cure mediche, minando il rispetto dei principi fondamentali, garantiti dalla Costituzione, di universalità, uguaglianza ed equità delle prestazioni sanitarie nei confronti di tutti i cittadini. Per questo anche prese di posizione forti e condivise come quelle espresse nel documento approvato rappresentano un argine e un presidio di attenzione per tutti i cittadini: la sanità è bene comune assoluto.
Nota a margine: mentre non ci stupisce il voto contrario della consigliera di Fratelli d’Italia, per la quale è più importante difendere in ogni momento e con fedeltà il governo nazionale piuttosto che prendere una posizione condivisa e compatta per il proprio territorio, desta particolare attenzione la distanza presa dal capogruppo della Lega Roberta Gavelli che con il voto contrario rompe in modo netto con la proposta di deliberazione arrivata proprio dal suo assessore alla sanità. I richiami della politica nazionale sono forse più forti dell’interesse locale e di un patto sottoscritto con gli elettori e le altre forze che governano la città?