“Donare è vita” grande partecipazione di pubblico all’evento sulla donazione di organi e tessuti organizzata dai club service della Valtiberina Umbra e Toscana insieme ad Arezzo

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Grande partecipazione di pubblico all’evento sulla donazione di organi e tessuti organizzata dai club service della Valtiberina Umbra e Toscana insieme ad Arezzo

Una sala gremita al Borgo Palace Hotel di Sansepolcro ha seguito con interesse e partecipazione l’evento  sulla donazione di organi e tessuti che si è svolto nel pomeriggio di domenica 19 novembre a Sansepolcro per portare l’attenzione su un tema estremamente delicato e sensibile e attorno al quale c’è ancora molta disinformazione.

I club service di Città di Castello, Sansepolcro ed Arezzo, tra i quali Inner Wheel, Rotary, Lions, AMMI, Fidapa e Soroptimist, hanno condiviso il loro comune scopo del “servire” a dimostrazione che insieme si possono raggiungere obiettivi importanti come quello di informare per conoscere e potere così esprimere un consenso consapevole alla donazione di organi.

Erano presenti il Sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti,l’assessore alla sanità del Comune di Sansepolcro Mario Menchella,l’assessore alla sanità e vice sindaco del Comune di Arezzo Lucia Tanti,Marisa Pace in rappresentanza di Aned, i presidenti e vicepresidenti dei club service che hanno aderito all’evento, la past president nazionale Inner Wheel Alessandra Colcelli Gasperini, la presidente nazionale AMMI Tiziana Baldoncini Bianchini.

Sono intervenuti relatori di spessore, ognuno nel proprio campo, che con linguaggio chiaro e semplice hanno cercato di dissipare i numerosi dubbi e le incertezze del pubblico presente in sala; è intervenuto il giornalista Riccardo Marioni di Umbria TV e socio di AIDO, ha moderato l’incontro il Dr.  Giovanni Donati Sarti.

Il Dr. Michelangelo Di Schiena, medico anestesista e rianimatore, responsabile del servizio trapianti all’Ospedale S. Donato di Arezzo,ha trattato con estema competenza e chiarezza  l’accertamento della morte compiendo un interessante  excursus dal 1967, quando la morte veniva accertata esclusivamente tramite la cessazione dell’attività cardiaca e il prof. Christian Barnard eseguì il primo trapianto di cuore al mondo, fino ad arrivare all’attuale morte encefalica ,illustrando i criteri neurologici per l’accertamento del decesso negli ultimi cinquanta anni.

Ha ,poi,dato conto delle modalità e dei tempi di prelievo degli organi, illustrando la complessa rete operativa che permette di far sì che gli organi di una persona deceduta possano raggiungere i potenziali riceventi in tutta Italia.

Il Dr. Francesco Loschi, magistrato del Tribunale Di Perugia, ha affrontato la problematica del consenso alla donazione, evidenziando come dal 2001 la disciplina legislativa italiana, che doveva essere soltanto transitoria, sia ancora quella applicabile e come tutti i tentativi di creare leggi che possano in qualche modo facilitare l’assenso alla donazione abbiano trovato sempre una forte resistenza nell’opinione comune legata, spesso, alla scarsa fiducia che la popolazione ripone nella sanità e nelle istituzioni.

Mons. Vittorio Gepponi, vicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico dell’Umbria, ha affrontato il tema dal punto di vista etico e morale sottolineando come la donazione degli organi sia vista favorevolmente dalla Chiesa Cattolica , come espresso in più occasioni da diversi pontefici tra cui Papa Giovanni Paolo II, purchè ,ovviamente la vita del donante sia protetta e tutelata fino alla fine.

Particolarmente toccanti sono state le testimonianze di persone che hanno ricevuto un trapianto di organi e che hanno condiviso le loro storie, ognuna diversa dall’altra, ma tutte accomunate dalla gioia e riconoscenza per avere avuto l’opportunità di una vita rigenerata dal trapianto. Tra queste le storie di Fabio che ha avuto questa possibilità, dopo anni di dialisi e di precedenti trapianti, grazie alla moglie Patrizia che ha donato il proprio rene entrando in un programma di cross over internazionale;di Jenny, filippina da anni in Italia, che grazie al trapianto di polmoni sta ricominciando a sperare di avere una vita normale;Rossanina che ha ricevuto un fegato nuovo nel 2011 e da allora ha deciso di mettere  questo tempo ricevuto a disposizione degli altri, di Danila che con altruismo e generosità ha donato il proprio rene al marito liberandolo dalla schiavitù della dialisi.

Pienamente raggiunto può dirsi l’intento degli organizzatori ,quello di sensibilizzare ed informare, diffondendo la cultura della donazione degli  organi perché donare è vita e la vita è un bene prezioso non soltanto per il singolo ma per l’intera comunità.

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