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La svolta nell’omicidio di Pistrino nei giorni del dolore per la morte di Giulia. Manuela Puletti: “Sgomento e rabbia, in campo azioni di repressione e culturali”

LA PRESIDENTE ANNUNCIA IL PUNTO SUL LAVORO DELLA COMMISSIONE REGIONALE CONTRO I FEMMINICIDI E I DATI SUL FENOMENO RICEVUTI DALLE FORZE DELL’ORDINE

“Ciò che non doveva essere, è stato. Mi unisco al dolore di un’intera comunità, della mia comunità, sotto shock e ancora incredula per la conferma di quei dubbi che tutti noi speravamo non divenissero certezze. Eppure Marielle Soethe, 70enne, di origini tedesche che tempo viveva a Pistrino, frazione del comune di Citerna, è stata uccisa barbaramente, dopo essere stata picchiata e abusata sessualmente dal vicino di casa. Provo sgomento, rabbia, di fronte ad una società che sta perdendo i suoi valori, le sue basi, una società che deve essere reindirizzata rispetto a certi fenomeni ormai senza più un freno. Il mio ringraziamento va a tutte le forze dell’ordine che, con discrezione e professionalità, sono giunte al triste epilogo di una vicenda che ha tenuto un piccolo comune come Citerna con il fiato sospeso, nella speranza che ciò che tutti ipotizzavamo non trovasse riscontro nella realtà”. Così Manuela Puletti, presidente della Commissione regionale contro femminicidi e violenze di genere, commenta l’arresto per l’omicidio di Pristino. Una svolta arrivata proprio nei giorni in cui l’Italia intera si interroga e si mobilita per la morte della studentessa veneta Giulia Cecchettin.
“Storie diverse – evidenzia Puletti – di donne che avevano un’età e un vissuto molto differente. Delitti che sembrano essere maturati in contesti e con moventi diversi. Accomunati però, secondo quanto emerso dalle indagini, dal pensiero di chi ritiene di poter condizionare la vita di una una donna, fino a togliergliela. Ed è contro questa cultura, che determina condizionamenti, controlli ossessivi, violenze fisiche e psicologiche contro le donne, arrivando in molti, troppi casi, al femminicidio, che anche la politica deve mettere in campo tutte le azioni tese nell’immediato a prevenire e reprimere, ma anche favorendo una presa di coscienza culturale che porti la società a cambiare il paradigma di fronte alle differenze di genere”.
“Il prossimo 24 novembre, vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, come Presidente della Commissione contro le violenze di genere e in accordo con le colleghe commissarie – annuncia Puletti – convocheremo una conferenza stampa per illustrare i lavori della Commissione e aggiornare la stampa sui dati emersi dalla prime audizioni con i prefetti di Terni e Perugia, che verranno integrati nelle prossime sedute con l’interlocuzione di altre importanti autorità. La politica non solo non si deve arrendere – conclude Puletti – ma ad oggi deve accelerare per fermare un fenomeno pericoloso, devastante per la società moderna”. 

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