Tre bollini rosa a Città di Castello e due a Gubbio-Gualdo Tadino: gli ospedali a misura di donna della Usl Umbria 1

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Resi noti i risultati del bando di Fondazione Onda per il biennio 2024/25. Tra i criteri di valutazione la presenza di specialità cliniche relative alle donne, l’adeguata accoglienza e la gestione di vittime di violenza fisica e verbale

Perugia, 30 novembre 2023 – Tre bollini rosa all’ospedale di Città di Castello e due a quello di Gubbio – Gualdo Tadino. Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, consolida e riconferma ancora una volta la qualità del servizio dei due nosocomi dell’Usl Umbria 1 assegnandogli di nuovo i bollini rosa per il biennio 2024/25. Un riconoscimento che viene dato agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile ma anche quelle che interessano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. Rispetto al biennio precedente gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 354 a 367. Oltre a una crescita numerica, assistiamo a un miglioramento qualitativo dei servizi erogati: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre bollini, sono infatti passati da 107 dello scorso bando a 126 di questa edizione; 188 strutture hanno conseguito due bollini e 53 un bollino. La premiazione è avvenuta in una cerimonia svoltasi giovedì 30 novembre a Roma presso il Ministero della Salute. Per l’Usl Umbria 1 erano presenti: Francesca Fiandra, referente servizio ostetrico Usl Umbria 1, Alessandra Pucciarini, coordinatrice f.f. Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Città di Castello, e Paola Biscarni, coordinatrice Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Branca.

La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei bollini rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).

Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione ci sono la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.

Sul sito www.bollinirosa.it è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.

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