Lo stallo totale sui grandi lavori pubblici, in particolare sulle scuole di Sansepolcro, si è palesato ancora una volta in questa settimana a scapito degli studenti della scuola media Buonarroti che prima hanno dovuto frequentare lezioni senza riscaldamento e con temperature rigide, poi hanno visto chiudere l’intero plesso per due giorni con ordinanza per totale mancanza di soluzioni alternative.
La rottura dell’impianto di questi giorni è solamente la punta dell’iceberg di una scuola cantiere che dal 2020 vive la didattica tra le aule rimaste e moduli prefabbricati pagati a caro prezzo dalla collettività. Tre anni di precarietà, prospettive più che incerte all’orizzonte, imprevisti come quello trascorso all’ordine del giorno.
Come Partito Democratico abbiamo più volte trattato il tema in consiglio interrogando l’assessore Marzi in merito, ma senza ricevere risposte precise sulle azioni future e su date certe o probabili di chiusura cantieri.
In questo scenario il comunicato della lega è apparso fuori contesto, a tratti delirante, perché invece di spiegare alla città il perché di questa ennesima situazione pesante a scapito dei nostri ragazzi si è inoltrata in una sorta di sconclusionato processo ad un passato che ai cittadini non interessa minimamente, in quanto siamo tutti protesi all’oggi, a soluzioni che possano risolvere problemi a breve termine e ad altre che ci facciano uscire dalla trappola Buonarroti.
Non basta insomma sventolare un progetto di ristrutturazione, un progetto tra l’altro fermo su binario morto, per poter dire di aver fatto bene il proprio lavoro.
È importante precisare che l’attuale problema alla caldaia, che ha portato alla temporanea chiusura della scuola, non è frutto del caso, ma sintomo dell’inadempienza dell’amministrazione comunale. Il punto centrale della questione è insomma lo stato generale della Buonarroti, non un tubo rotto.
L’altra falla è invece rappresentata dalla incapacità di reazione alle difficoltà, da quella di dialogare con i rappresentanti degli istituti scolastici, dall’individuazione di soluzioni alternative in tempi rapidi. Anche in questo versante il Sindaco Innocenti ha palesato i suoi limiti.
Riteniamo che la gestione degli istituti scolastici sia uno dei principali talloni d’achille dell’attuale amministrazione. Alla situazione tragica della Buonarroti, dove ragazzi e professori sono costretti a fare lezione all’interno di container vedendosi in passato anche piovere in testa, si aggiunge la pessima idea di ricollocare a Ragioneria tutti gli studenti del biennio del Liceo, frangente dove Innocenti e i suoi non hanno esercitato alcun ruolo subendo passivamente le decisioni della provincia, col risultato di creare un esagerato sovraffollamento. Tutto questo ha animato proteste da parte dei diretti interessati, rimaste però inascoltate.
Una nota a margine: il PD non ha voluto approfittare di questi errori e problematiche per una propria propaganda elettorale, anche perché le elezioni sono lontane e a noi interessa esercitare il nostro ruolo di minoranza, anche in modo duro e fermo, per invitare e sollecitare l’amministrazione a risolvere il problema. Ci siamo esposti più volte tramite interrogazioni e durante le commissioni, convinti di star dando il giusto risalto a una tematica tra le più importanti, almeno dal nostro punto di vista.
La Lega ha deciso invece di attaccarci tirando in ballo argomenti totalmente avulsi dal tema della scuola. Tipico atteggiamento di chi cerca di allontanare l’attenzione dal problema perché incapace di affrontarlo concretamente.
In questo caso non è una questione di tifoserie, ma serve una severa assunzione di responsabilità da parte dell’amministratore su una problematica sottovalutata e ormai totalmente fuori controllo.
Per quanto riguarda invece le critiche alla nostra gestione degli istituti scolastici, vogliamo ricordare che il PD ha amministrato per cinque degli ultimi diciassette anni, che diventeranno 20 alla fine del mandato Innocenti. Nei suoi cinque anni il PD ha ereditato una situazione drammatica. La Scuola Primaria De Amicis, ad esempio, era stata spostata al centro commerciale, con 200.000 euro di affitto all’anno da pagare e la Collodi chiusa, situazione ereditata da una giunta della quale faceva parte proprio Innocenti. In quegli anni abbiamo provveduto celermente e restituito alla città due scuole nuove liberando preziose risorse per il bilancio.
Quali interventi avrebbero potuto essere fatti alla Buonarroti, visto che era occupata anche dagli alunni della Collodi? Al contrario bisognerebbe chiedersi cosa ha fatto l’amministrazione passata e soprattutto il suo assessore Marzi. Ha avuto probabilmente il merito di trovare le risorse, ma in cinque anni non è riuscito a completare nessun intervento, confermandosi anche nei primi due di questa giunta. Forse i problemi rimangono gli stessi perché anche l’assessore è sempre lo stesso? Forse il giovane segretario della Lega e suo vice in quegli anni erano altrove?
Questo comunicato è solo la risposta all’ultimo fallimento, ma che deve essere inserito all’interno di 17 anni di governo del centrodestra che ha privato Sansepolcro di una prospettiva strategica in tutti i campi, infrastrutturale, sociale, economico, manifestando una incapacità amministrativa e di progettazione, non ultimo l’inadeguato progetto di rigenerazione urbana, evidenziando la mancanza di qualsiasi collegamento di prospettiva politica e di dibattito politico e coinvolgimento della città.