“Qui sine peccato est vestrum, primus lapidem mittat”. E’ una locuzione latina, tradotta letteralmente in “chi tra voi è senza peccato scagli la pietra per primo” . Attribuita a Gesù Cristo ed estratta dal Vangelo secondo Giovanni. Il riferimento calza a pennello per chi, in questi giorni, evidentemente ha scarsa dimestichezza con il Vangelo e ha seri problemi di memoria. La questione è quella relativa ai problemi di riscaldamento del plesso scolastico “Buonarroti”. Una questione sicuramente preoccupante per alunni, personale della scuola, famiglie.
L’amministrazione comunale, comprendendo il disagio, si è attivata prima fornendo supporti temporanei capaci di alleviare almeno un po’ il problema, poi operando l’unica scelta sensata da fare, ossia quella di chiudere per due giorni l’attività didattica in modo da permettere ai tecnici incaricati di intervenire sulla caldaia e ripristinare lo status quo in modo di non trascinare a lungo il disservizio. Mentre c’era chi si è mosso per cercare di risolvere, c’è chi, da giorni, fa opera di sciacallaggio politico, vergando roboanti comunicati accusatori infarciti di veleno e densi di inesattezze. Nello specifico il Pd, che come sempre si mette in evidenza per la sua pochezza, adoperando la consueta tattica della cattura di qualche like sui social o di qualche sostegno fra la gente dopo che le cabine elettorali, da tempo, quel sostegno glielo hanno negato. Il Pd e il suo capogruppo a Palazzo delle Laudi, che oggi accusano la maggioranza di inadeguatezza, hanno la memoria corta. E così torniamo all’inizio del comunicato. Circa una decina di anni fa, quando il Pd governava e il suo attuale capogruppo rivestiva l’importante carica di vicesindaco, il problema odierno si presentò in maniera ancora più virulenta e sicuramente più continuativa. Basta fare una semplice ricerca negli archivi della stampa del tempo. Così, martedi 16 dicembre del 2013, il Corriere di Arezzo riportava in cronaca l’articolo dal titolo “Alunni e insegnanti in classe al freddo alla Collodi e Buonarroti”.
Qualche mese dopo, esattamente il 5 febbraio del 2014, la stessa testata titolava un altro articolo “Buonarroti al freddo per colpa della caldaia”. E, volendo, il giorno seguente, si leggeva “Non c’è pace al Buonarroti. Palestra dichiarata inagibile per colpa delle infiltrazioni”. Ricordando anche che, a metà dicembre del 2013, il Consiglio di Istituto del comprensivo criticò pesantemente l’amministrazione comunale di allora per mancate risposte sull’edilizia scolastica. Pd e il suo capogruppo, allora vicesindaco, sono gli stessi soggetti che oggi accusano con toni enfatici gli altri senza ricordarsi di quando c’erano loro al governo della cosa pubblica e dovevano fronteggiare medesimi problemi. Senza pudore e senza memoria. Come quando asseriscono impropriamente nel loro recente comunicato che “il centrodestra ha governato Sansepolcro per 17 anni”.
Ma quando? Ma dove? Al massimo si può parlare di cinque anni dell’amministrazione Polcri e dei due sin qui dell’amministrazione Innocenti. Agli esponenti dem consigliamo vivamente di prendere in mano il Vangelo, oltre che di sfogliare gli organi di stampa del tempo che documentano la storia amministrativa della città. Per la memoria un salto in farmacia o in erboristeria non guasterebbe, esistono tanti farmaci e integratori adatti alla bisogna. Così si eviterebbero cadute di stile e vuota propaganda, costante marchio di fabbrica di un partito ormai incapace di governare, il cui livore per le continue sconfitte elettorali ha trasformato in meri accusatori seriali.