San Giustino in prima linea per la lotta alla dipendenza dal gioco d’azzardo patologico. Il 13 dicembre incontro pubblico al cinema Astra

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Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico al centro dell’incontro pubblico che si terrà mercoledì 13 dicembre, alle ore 18, al cinema Astra di San Giustino. L’iniziativa è volta a sensibilizzare gruppi particolarmente vulnerabili di cittadini, con particolare attenzione alla popolazione sopra i 65 anni, rispetto al rischio di incorrere in forme di dipendenza dal gioco d’azzardo.

Tanti i soggetti coinvolti nel progetto che vede, oltre al Comune di San Giustino, anche il Comune di Città di Castello, USL Umbria 1 e Arcat Umbria. Obiettivo: avviare pratiche di prevenzione e sensibilizzazione passando da una risposta di primo fronteggiamento ad un sistema strutturale di servizi ed interventi.

L’ultima indagine relativa ai dati del 2019 realizzata dal Centro Regionale Salute Globale dell’Umbria ha visto le spese legate al gioco d’azzardo in Alto Tevere raggiungere la cifra di 104 milioni e 72.668 euro. Di questa somma nel Comune di San Giustino, tra slot machine, videolottery e lotterie istantanee, sono stati spesi 17 milioni 814.624 euro con una media di giocate ad abitante pari a 1.170 euro.

“La crescita dei casi segnalati ai servizi specifici e il continuo aumento delle cifre spese in videolottery e gioco online sono un campanello d’allarme che le istituzioni a tutti i livelli non possono più ignorare – commenta l’assessore alle politiche sociali Andrea Guerrieri -. Come Amministrazione comunale, abbiamo già intrapreso un percorso che ha visto l’eliminazione delle slot machine e delle macchine per le lotterie elettroniche dai principali spazi comunali, ora stiamo sviluppando assieme agli altri comuni della Zona sociale un regolamento per il gioco lecito che sarà portato in Consiglio comunale entro fine anno. L’obiettivo è quello di proteggere le persone più fragili della nostra comunità dai rischi associati al gioco compulsivo dando risposte concrete per sostenere percorsi di fuoriuscita da questa dipendenza”.

Le risposte sinergiche che metteranno in campo le istituzioni pubbliche, che comprende anche il centro di riferimento regionale per il trattamento del gioco d’azzardo patologico aperto in via del Campo a Città di Castello, saranno presentate nel corso dell’incontro dove saranno presenti i Servizi Sociali comunali con l’assistente sociale Bruna Angela Montesano, équipe del Servizio del Trattamento del Disturbo del Gioco d’Azzardo del Distretto Alto Tevere Cristina Mariucci, Lucia Cecci e Monia Tanci, il presidente di Arcart Umbria Valeria Matteucci e la coordinatrice SAL della Zona Sociale 1 Leda Pierangeli.

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