“Prendiamo atto delle dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali di opposizione e della Vicepresidente della Commissione Controllo e Garanzia, Emanuela Arcaleni il cui giudizio su Polisport è che “o si ha scarsa capacità amministrativa o scarsa onestà intellettuale.” La stabilità di Polisport è certificata dagli organismi istituzionali previsti per legge, a partite dai revisori dei conti e tutti gli altri organi di controllo. A confutare i loro giudizi politici sono le carte e gli atti amministrativi.
Detto ciò comunque li dobbiamo ringraziare perché ci hanno offerto un bellissimo regalo politico di Natale. Attraverso le loro dichiarazioni emerge come il comune investe in maniera importante nelle politiche sportive attraverso la sua partecipata Polisport consentendo a tutti i cittadini di praticare l’attività sportiva ad ogni livello. Quello di alcuni consiglieri comunali di opposizione è stato un bellissimo assist politico e li ringrazio: il mondo dello sport sicuramente li ringrazierà meno”. Vogliamo ricordare, che durante i lavori tenutesi nella apposita Commissione del 30 novembre scorso, bastava ascoltare nell’introduzione dell’Amministratore Unico di Polisport, che il Bilancio 2022 era ancora caratterizzato nei primi sei mesi dell’anno dalle ultime restrizioni Covid, le quali non hanno permesso a Polisport di svolgere a pieno regime la sua attività. Ad esempio, non poter iscrivere più di 322 allievi ai corsi di nuoto in piscina, con costi elevati di gestione anche a causa dei consistenti aumenti delle utenze.
Poi come è stato ricordato, venute a decadere le restrizioni del Covid, da settembre 2022 le presenze sono raddoppiate con circa 622 iscrizioni e con l’apertura di tutti i corsi programmati nella normale gestione nell’impianto natatorio. Lo stesso è accaduto negli impianti tennis, dal momento della fine delle restrizioni covid, i numeri riferiti alle presenze, sono quasi raddoppiati. Vogliamo inoltre ricordare, che l’aumento del costo da parte del comune nell’anno 2022, è causato dell’impennata dei costi delle utenze energetiche che ha coinvolto in modo considerevole anche gli impianti sportivi gestiti da Polisport. Questo ha permesso al comune di Città di Castello , di essere una delle poche amministrazioni locali, in grado di tener aperta una piscina comunale. Ma quello che più preoccupa, è come alcuni consiglieri comunali hanno interpretato il Bilancio Polisport. Ad esempio non esistono debiti di un milione di euro tra fornitori e debiti verso il comune, ma è l’insieme dei normali debiti patrimoniali di gestione di una società che opera. Inoltre come spiegato, le immobilizzazioni immateriali, non sono debiti ma investimenti effettuati per incrementare il patrimonio della società.
Queste sono alcune delle risposte che sono state date in Commissione difronte a un bilancio tutt’altro oscuro, dove si è tenuto a precisare, che lontani da restrizioni e aumenti imprevedibili delle utenze: nel 2023, abbiamo avuto fino ad oggi in piscina 38.000 presenze e 15.000 presenze negli impianti di tennis, contro le 26.000 presenze in piscina e 12.000 presenze negli impianti tennis nell’anno 2022 con incassi maggiori che hanno permesso a Polisport di ridurre ancora di più il proprio debito nei confronti del Comune e dei propri fornitori. Inoltre come ricordato, l’investimento di oltre un milione di euro che se approvato riguarderà la piscina, è totalmente a carico del comune di Città di Castello in quanto proprietari dell’immobile.” Questo è il commento del sindaco Luca Secondi e dell’Assessore allo Sport del Comune di Città di Castello, Riccardo Carletti a seguito delle dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali di opposizione e della Vicepresidente della Commissione Controllo e Garanzia, Emanuela Arcaleni.