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PD Sansepolcro “Accorpamento del Giovagnoli, una conseguenza delle pessime scelte politiche della Destra di Governo”

Come Segreteria PD di Sansepolcro e come gruppo consiliare, crediamo che l’accorpamento
dell’Istituto Giovagnoli e dell’Istituto Professionale Francesco Buitoni con il Liceo Città di Piero e
l’ITC penalizzi fortemente la proposta formativa verso gli studenti, cui deve andare sempre
l’attenzione della politica e di tutti gli operatori del settore, se vogliamo avere una visione di futuro
qualitativamente migliore. Non seconda è l’attenzione per il corpo docente e il personale ATA che
negli anni si è sempre dimostrato all’altezza delle aspettative, fornendo un’istruzione di qualità che
si è rilevata importante per il settore produttivo di Sansepolcro e di tutta la Valtiberina.
La Regione Toscana ha provato a contrastare la scelta del Governo Meloni sul dimensionamento
delle scuole. Non sono bastati il voto contrario nella conferenza delle regioni e il successivo ricorso
alla Corte Costituzionale e al TAR del Lazio, per scongiurare questa politica sciagurata della destra
di governo che disinveste nei servizi ai cittadini, in questo caso la scuola, ma anche nel sociale e
nella sanità.


Le regole e le sentenze ci sono e vanno rispettate, anche se non dettate dalla nostra volontà
politica e dalle azioni non condivisibili del governo centrale. Il 9 dicembre studenti, professori e
personale non docente si sono ritrovati per manifestare contro questa decisione che penalizza il
mondo della scuola, noi ci batteremo a tutti i livelli per contrastare la scelta del Ministro Valditara e
in particolare per provare a rivedere le posizioni, all’interno della legge, che hanno portato
all’accorpamento di questi Istituti.
Sono anni che, a vario titolo, veniva ventilata questa ipotesi, ma, grazie alla produttiva
collaborazione tra l’amministrazione comunale e i livello superiori, è sempre stata scongiurata. Ci
rammarica invece vedere il lassismo e la scarsa combattività dell’attuale maggioranza, spaventata
di prendere posizione contro le scelte di questo governo, anche quando penalizzano la nostra
comunità.


Non vogliamo entrare nel tecnicismo delle motivazioni dell’accorpamento, anche se ben chiaro, ma
saremo presenti presso le amministrazioni locali e regionali per portare con forza la voce del
disagio creato agli studenti, al corpo docente, e al personale non docente e a tutto il territorio,
perché la scuola, la cultura e l’istruzione sono il futuro sviluppo e benessere del nostro paese.
Investire sulla scuola, sulle strutture scolastiche, sul corpo docente, è un investimento sulla crescita
del paese attraverso la crescita dei nostri giovani.

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