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Spoleto, arrestato spacciatore di cocaina: sequestrati droga e soldi per un valore pari a circa 18.000 €

Nel corso degli ultimi giorni i militari della Compagnia Carabinieri di Spoleto hanno tratto in arresto uno spacciatore di cocaina (cl. ’84 di origine italiana), resosi autore di detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nel dettaglio i militari della Stazione di Campello sul Clitunno predisponevano un servizio dedicato di controllo, prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti allorquando notavano un soggetto sospetto alla guida di un’autovettura, risultata di sua proprietà. All’atto del controllo venivano rinvenuti circa 100 grammi di sostanza stupefacente confezionati in un unico pezzo, tipo cocaina –celati nei propri slip– che venivano consegnati dal giovane al personale operante e di 400 euro in contanti. Seguito perquisizione domiciliare venivano rinvenuti circa 2300 euro, verosimilmente provento dell’attività di spaccio oltre a bilancino e materiale per il confezionamento.

Il giovane veniva portato in caserma per gli accertamenti del caso e successivamente su disposizione dell’autorità giudiziaria lo stesso veniva tradotto in carcere.

A seguito della convalida dell’arresto il ragazzo veniva nuovamente associato alla casa di reclusione in esecuzione dell’ordinanza di convalida dell’arresto e contestuale applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.

La sostanza recuperata è risultata molto pura e avrebbe fruttato sul mercato circa 18.000 euro.

La scelta istituzionale è quella di contrastare il fenomeno della droga per evitare il coinvolgimento di ragazzi in dinamiche di assuefazione e dipendenza, quali eventi assolutamente pericolosi tra i giovani. La Compagnia Carabinieri di Spoleto nell’attività quotidiana di controllo del territorio pone massima attenzione e contrasto allo spaccio di droga in tutte le forme a tutela dei ragazzi e delle famiglie imprimendo cultura della legalità nelle scuole, facendo squadra con i presidi e il corpo docente, nonché creando empatia istituzionale con le famiglie. 

Le persone sottoposte ad indagini preliminari si presumono innocenti.

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