Dimensionamento scolastico, Marchetti (Lega): “Il liceo di Città di Castello non verrà accorpato. Polemiche inutili del PD”

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“Le direttive sul riordino scolastico nascono dalle richieste dell’allora Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi appoggiato anche dal Partito Democratico. Il piano è oggi ancora sul tavolo di confronto regionale e nessuna decisione è stata presa. Resta il fatto che il liceo ‘Plinio il Giovane’ di Città di Castello non verrà toccato e manterrà il suo status attuale, essendo stato il territorio dell’Alto Tevere già oggetto di accorpamento con San Giustino”. A intervenire è il segretario regionale Lega Umbria On. Riccardo Augusto Marchetti: “Trovo inopportune e fuori luogo le uscite sulla stampa da parte di rappresentanti politici del PD in materia di dimensionamento scolastico. Ogni occasione è buona, da parte della solita vecchia politica, per fare inutili e sterili polemiche su argomenti in cui questa amministrazione regionale ha da tempo avviato un percorso, tuttora in atto, di serio e responsabile confronto tecnico-politico sull’attuazione di una riforma del PNRR.

Partendo dal dato di fatto ineccepibile che questa Regione dovrà dimensionare la rete scolastica del territorio per l’anno 2024/25 sulla base di un contingente assegnato di Dirigenti scolastici e direttori per i servizi generali e amministrativi di 133 unità, con una riduzione di 6 unità rispetto all’attuale dotazione – prosegue Marchetti – bisogna precisare che il piano di dimensionamento è al momento oggetto di confronto al tavolo della Conferenza di servizi per l’istruzione e quindi non c’è ancora alcuna decisione ufficiale assunta dalla Giunta regionale. C’è un confronto aperto in atto, con ipotesi oggetto di discussione e altre che ci aspettiamo vengano avanzate nelle prossime ore e giorni dai partecipanti al Tavolo stesso. Invece di fomentare inutili, sterili polemiche che lasciano il tempo che trovano, una certa politica dovrebbe, con alto senso di responsabilità, avanzare proposte concrete, supportate da adeguate valutazioni sul piano tecnico e politico. Sembra invece che, fatta eccezione per alcuni rari e lodevoli casi territoriali, sia stata la Regione stessa il principale interlocutore, in queste settimane e mesi, delle aspettative e richieste provenienti dalle comunità locali.

Ed è con questo spirito, costruttivo e aperto al dialogo con tutti, istituzioni, parti sociali e famiglie, come ampiamente dimostrato fino ad ora – conclude il segretario leghista – che la Regione si appresta a chiudere nei prossimi giorni un percorso di partecipazione responsabile e democratico per definire il piano di dimensionamento scolastico 2024/25 da sottoporre al Governo nazionale, in piena coerenza con le politiche ad oggi messe in atto, sia di sviluppo dei territori che di sostegno al diritto allo studio e contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica”.

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