Insieme Possiamo si schiera a supporto del Comitato che si è mobilitato per salvaguardare il pregio ambientale e paesaggistico dell’area e lancia un appello alle realtà cittadine schierate in difesa dell’ambiente.
Da ieri abbiamo appreso che la campagna a nord-est di Gricignano potrà prossimamente essere stravolta da un progetto che prevede il trasferimento nell’area di Ciapanella di un’attività industriale dedita alla produzione di conglomerati bituminosi. Dopo questa notizia non possiamo dunque che assumere pubblicamente una posizione critica rispetto all’idea che nel 2023, dopo che da decenni stiamo vivendo un processo di inesorabile de-industrializzazione, si pensi ancora di estendere la zona industriale portando in campagna fabbriche e impianti produttivi talvolta, come in questo caso, piuttosto impattanti.
Il bizzarro anacronismo di questa vicenda è principalmente imputabile al fatto che in quella precisa porzione di campagna c’è una striscia di terreno che da più di 10 anni è classificata come zona industriale: questo, a nostro avviso, non dovrebbe tuttavia offuscare un assunto riconducibile al semplice buon senso, ovvero quello che in un contesto ambientale e paesaggistico di indubbio valore (in cui da qualche anno peraltro è in corso una significativa riconversione in favore del biologico), sia alquanto miope compiere questo sfregio. Inoltre nell’area, a partire dalla strada che costeggerà l’impianto di produzione, si può rilevare un numero sempre crescente di persone che frequentano o attraversano a piedi questo tratto di campagna (a partire dai pellegrini che percorrono la via di Francesco). In quest’ottica quelli che possono essere considerati legittimi diritti dei privati rischiano di trasformarsi in disagi per l’intera comunità della frazione, tanto più che la produzione e la lavorazione di materiali come l’asfalto potrebbero generare conseguenze negative persino sulla salute, oltre che sulla qualità degli ambienti e degli stili di vita: è infatti proprio la particolare tipologia di azienda che tra tutte quelle possibile sembra essere davvero quella più incongruente ed impattante per una zona che non a caso, anche nelle più ardite previsioni urbanistiche, non prevedeva di certo la produzione di bitume.
Un’ulteriore aggravante è che nell’attuale progetto in fase di approvazione il nuovo impianto si collocherà in punto decisamente dislocato dagli altri capannoni, addentrandosi in maniera invasiva nel cuore della campagna valliva. Ciò, tra l’altro, porterà quindi alla compromissione di un’ulteriore porzione della risorsa “suolo”: da quest’ultimo punto di vista sembra davvero che a Sansepolcro le politiche di riduzione del consumo di suolo promosse a livello comunitario siano un miraggio, dato che secondo l’ISPRA il comune pierfrancescano nel 2021 ha fatto registrare una percentuale di suolo “cementificato” del 9% (quasi 3 tre punti in più rispetto alla media toscana che si attesta sul 6,2%).
In definitiva, al cospetto delle mutate condizioni e del processo di riqualificazione che sta interessando l’intera frazione di Gricignano, riteniamo che un progetto del genere debba necessariamente essere analizzato alla luce di una domanda cruciale: quale futuro vogliamo per questa città? Vogliamo percorrere la strada del turismo e dello sviluppo sostenibile o vogliamo puntare su un modello retrogrado di espansione industriale che andrebbe a compromettere anche le poche aree verdi rimaste nelle cinture periferiche rurali?
Siamo inoltre dell’idea che l’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto, anche se ciò non è un atto dovuto, ricercare per tempo una maggiore interazione con gli abitanti della frazione: a quanto ci risulta ciò non è stato fatto e questo crediamo che abbia contribuito ad alimentare ulteriormente un legittimo malcontento.
Alla luce delle argomentazioni sopra riportante riteniamo che questo progetto sia sottoposto ad evidenti errori di valutazioni, sia per ciò che riguarda la forma, sia per quanto concerne la sostanza. Per tali ragioni come gruppo politico non possiamo che esprimere pieno supporto alla raccolta firme e alla mobilitazione organizzate dal Comitato “Salviamo la campagna di Gricignano”. Invitiamo, inoltre, le realtà politiche e associative, nonché tutti i soggetti locali da sempre impegnati nella tutela e nel rispetto dell’ambiente, ad assumere una posizione ferma e convinta in difesa della campagna di Sansepolcro.